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Centrosinistra, richiamo all'unità Ma il caos nel Pd non si ferma

Lupo e Di Girolamo: "Insieme possiamo vincere al primo turno, dando una svolta al futuro di Palermo". Ancora botta e risposta tra Ferrandelli e Faraone. Anche Sel, Idv e Verdi chiedono un "percorso condiviso"

PALERMO. La nota arriva a fine giornata, quando nel centrosinistra palermitano ognuno dei tanti candidati non ha esitato a dire la propria. Tutti, a dire il vero, in un’unica direzione: “Io non arretro”. Di segno opposto la nota congiunta firmata da Giuseppe Lupo ed Enzo Di Girolamo, rispettivamente segretario regionale e provinciale del Pd.
"Il centrosinistra unito - scrivono - può vincere al primo turno, dando così una svolta riformista per il futuro di Palermo, dopo dieci anni di devastazione berlusconiana".
La parola “primarie” è sparita (definitivamente?), la parola “uniti” è comparsa, forse per la prima volta, nella campagna elettorale nella giungla dei candidati alla carica di sindaco di Palermo.
Una presa di posizione che adesso non aspetta altro che essere commentate dale tante forze in campo nel centrosinistra siciliano.
Anche i segretari regionali e provinciali di Sel, Erasmo Palazzotto e Sergio Lima e di IdV, Fabio Giambrone e Pippo Russo si sono incontrati oggi a Palermo per gettare le basi di un percorso condiviso e verificare le condizioni politiche dell'unità di tutto il centrosinistra. Un percorso condiviso anche dai vertici di Federazione della Sinistra e dei Verdi.

La giornata, prima delle parole di Lupo e Di Girolamo, non era stata tra le più semplici. Da fabrizio Ferrandelli era arrivato l’ennesimo appello alle primarie ma anche all’unità: "Il centrosinistra non può sottrarsi al confronto con la cittadinanza. Chi cerca strumentalizzazioni guardi alle proprie contraddizioni interne. Si ritorni all'unità". Unità, sì ma anche bordate all’ala del Pd più vicina al segretario del Pd siciliano: "Non ho mai avuto contatti con Lombardo. Mi risulta invece che Davide Faraone abbia avuto fino a qualche settimana fa un'apertura nei confronti del Terzo polo, essendo del resto uno dei deputati regionali che sostiene il governo Lombardo. Così come Lupo, big sponsor della Borsellino.

In giornata era intervenuto anche lo stesso Faraone, anche da lui un invito a giocare la partita delle primarie (“utilizzandole anche come referendum per capire finalmente qual è la sua natura e qual è la sua linea”) e a parlare chiaro e tondo sui legami elettorali ("chiunque vuole un'alleanza con il Terzo Polo la sottoponga alla scelta degli elettori. E' una partita rischiosa, ma va giocata").
Anche da Faraone non sono mancate le bordate ad una parte del partito: "Cracolici e Lumia si candidino alle primarie con questa pozione politica - ha sostenuto -. E' allucinante che io, che sono l'unico ad avere la tessera del Pd, ci metto la faccia e il coraggio, e queste persone debbano ricorrere a personalità esterne per esprimere una posizione, facendo diventare lombardiani dell'ultima ora chi non lo è mai stato".

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