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Cammarata, dieci anni al timone di Palermo

Eletto sindaco per la prima volta il 25 novembre del 2001. Poi il secondo mandato tappezzato da scandali e inchieste giudiziarie

PALERMO. Dopo dieci anni e due mesi circa si chiude l'avventura di Diego Cammarata al timone del Comune di Palermo. Era infatti il 25 novembre 2001 quando l'avvocato cassazionista fu eletto sindaco al primo turno, con il 56,1% dei voti. Ma Cammarata continuò ad occupare la poltrona di primo cittadino anche dopo le comunali del 2007 quando fu rieletto sindaco, con il 53,5% dei voti, nonostante la rivalità con Leoluca Orlando, anche lui candidato e che al termine dello scrutinio denunciò la presenza di forti brogli elettorali. Ne scaturì un'inchiesta che il 28 marzo 2008 portò all'arresto di due presidenti di seggio con l'accusa di aver falsificato 580 schede favorendo una lista che appoggiava Cammarata. Nell'ottobre dello stesso anno furono arrestate altre tre persone appartenenti alla lista Azzurri per Palermo, che sosteneva il sindaco, con l'accusa di aver falsificato 450 schede elettorali.
Il secondo mandato di Cammarata, durante il quale è stato eletto anche presidente dell'Anci Sicilia, è stato molto più burrascoso del primo. Le indagini sullo smog a Palermo e sulla discarica di Bellolampo, gli scandali e le inchieste legati alla gestione dell'Amia e quello rivelato da Striscia la notizia sulla sua barca, che sarebbe stata "custodita" da un dipendente della Gesip, Franco Alioto, hanno infiammato il dibattito politico.

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