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Regione, l'Udc va all'opposizione

D'Alia: "Abbiamo avuto un incontro con Lombardo, al quale abbiamo ribadito la nostra posizione e abbiamo constatato che non sono state rimosse le cause che ci hanno portato il 27 dicembre ad uscire dal governo

PALERMO. Dopo essere uscita dal governo guidato da Raffaele Lombardo, l'Udc siciliana va all'opposizione: "Ieri sera - spiega il coordinatore regionale del partito, il senatore Giampiero D'Alia - abbiamo avuto un lungo, franco e cordiale incontro con il presidente della Regione siciliana, al quale abbiamo ribadito la nostra posizione sulla situazione politica e sul governo della Regione e lo abbiamo ringraziato per la sua disponibilità, ma abbiamo dovuto constatare, nostro malgrado, che non sono state rimosse le cause che hanno portato il 27 dicembre scorso l'Udc siciliano a uscire dal governo regionale".
"Per queste ragioni - prosegue D'Alia - dopo aver informato i vertici nazionali del partito, abbiamo deciso di collocarci all'opposizione, svolgendo una funzione di stimolo e di proposta nell'interesse della Sicilia. Abbiamo comunque assicurato al Presidente della Regione che mai verrà meno il nostro contributo in Assemblea regionale, su iniziative e proposte dell'esecutivo che siano funzionali a una effettiva modernizzazione dell'Isola".


LOMBARDO: "SPERO SEMPRE NEL LORO APPOGGIO" - "Ho preso atto delle cortesi parole del senatore D'Alia. Non mi facevo nessuna illusione visto che fin dal momento della scelta che hanno fatto il 27 si era capito che non c'entrassero per nulla le ragioni del governo regionale. Avevamo offerto la possibilità di potenziare la loro presenza in giunta già settimane fa, così come non ho escluso che entrassero in giunta politici, preferibilmente non deputati regionali". Lo dice il presidente della regione, Raffaele Lombardo, commentando la scelta dell'Udc di passare all'opposizione del governo regionale. “Ho anche detto - aggiunge - che sul piano delle riforme si guardasse a quanto è successo in questi tempi dalla sanità
agli appalti, dalle Asi ai rifiuti, tutti rami dell'amministrazione nei quali si è realizzata un'opera di
modernizzazione, di riforma e di moralizzazione che, nonostante gli insulti che ci possono venire strumentalmente fatti, credo non abbia precedenza nella storia della Sicilia”.

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