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Catricalà: guerra agli evasori Liberalizzazioni, decreto in vista

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “Nessuna pietà contro gli irregolari, spareremo a zero”. Sulle liberalizzazioni provvedimento pronto entro il 20 gennaio

ROMA. "Nessuna pietà verso gli evasori, spareremo ad alzo zero". Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, parla degli evasori fiscali senza giri di parole perché "chi evade in un momento come questo tradisce la Patria". Anzi, "dobbiamo stringerci intorno ai controllori che combattono gli evasori". Catricalà accenna anche alla questione del concordato con la Svizzera: "Se serve farlo lo faremo ma non vogliamo dare l'idea che questo governo fa condoni".     
Il governo pigia dunque l'acceleratore contro l'evasione e se nel 2011 sono stati recuperati 11 miliardi di euro, in questo 2012 i risultati saranno anche migliori. Lo assicura il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, per il quale "é necessario incutere agli evasori un sano timore". Controlli a tappeto e occhio alla capacità di spesa con il nuovo redditometro: sono queste le direttrici sulle quali si muoverà l'amministrazione fiscale nelle prossime settimane, forte anche dei nuovi strumenti messi a disposizione dalle ultime manovre. E se il sindaco di Cortina torna a sottolineare che è stata fatta "una pericolosa generalizzazione", a Venezia invece è stato proprio il Comune a segnalare all'Agenzia delle Entrate quasi un centinaio di casi di presunta evasione fiscale
Il governo, intanto, intende intervenire sulle liberalizzazioni con un decreto legge: il provvedimento verrà varato entro il 20 di questo mese. Lo ha annunciato Catricalà, intervenendo a Porta a porta. "Per una legge serve troppo tempo ma vogliamo che i partiti si esprimano". Le liberalizzazioni "riguarderanno tutti i settori", ha detto Catricalà annunciando l'intenzione del governo di intervenire anche sull'acqua, nonostante il referendum. "Pensiamo di fare modifiche che non vadano contro il risultato referendario ma non vogliamo che sia un escamotage" per aggirare la scelta degli italiani. "Ce la dobbiamo fare, c'é un documento che il presidente Monti ed io stiamo assemblando e che riguarda tutti i settori", dice Catricalà che aggiunge "il premier ci mette le mani e la testa, personalmente porto la mia esperienza ma ci avvaliamo delle esperienze di tutti e soprattutto del ministro Passera". Per Catricalà inoltre si dovrà "consultare i partiti di maggioranza".

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