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Cancelieri: lotta alla mafia priorità

Il neo ministro dell'Interno: "E' una grande sfida". Venerdì a Palermo per incontrare i prefetti siciliani ed aprire la sede distaccata dell'Agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata

ROMA. Un'auto italiana. E' stata la prima richiesta del nuovo ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. "Ma - racconta lei, incontrando la stampa al Viminale - mi hanno detto che quelle straniere in dotazione sono state assegnate con una regolare gara d'appalto e l'unica auto italiana disponibile ha 150 mila km e c'é quindi il rischio che mi lasci a piedi".
Cancellieri parla poi della 'consegna del silenzio' che il premier Mario Monti ha imposto ai suoi ministri. "Parleremo - spiega - quando avremo qualcosa da dire, per comunicare i fatti. Io sono molto concreta". Il prefetto deve ancora approfondire i temi caldi del suo ministero, ma due 'dossier' sono già sulla sua scrivania. In primis la lotta alla mafia.
"Venerdì - annuncia - sarò a Palermo per incontrare i prefetti siciliani ed aprire la sede distaccata dell'Agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata. Ci sarà attenzione da parte nostra a questo problema, è una grande sfida". C'é poi la 'grana' del Consiglio di Stato che ha azzerato il piano nomadi dell'ex ministro del'Interno Roberto Maroni. "E' - fa sapere - una delle nostre priorità, la sentenza sta sul mio tavolo e presto faremo qualcosa". Quanto ai tagli alle forze dell'ordine, aggiunge, "ho già parlato con il capo della polizia, Antonio Manganelli e presto ascolteremo le istanze dei sindacati". Sul fronte dell'ordine pubblico assicura che la Tav "si farà, non si può tornare indietro, ma auspico che il clima si rassereni". Nel Consiglio dei ministri di venerdì prossimo, prosegue, "ci sarà probabilmente la nomina dei sottosegretari. Credo che per l'Interno ce ne vogliano almeno due, vista la vastità di competenze che abbiamo".
Il nuovo ministro non si sbilancia comunque sui provvedimenti da attuare, dall'immigrazione ("conosco bene la questione") all'ordine pubblico. "Voglio - riferisce - studiare ed approfondire i problemi prima di parlarne". Ci tiene poi a sottolineare il suo profilo di tecnico. "Noi - sottolinea - non dobbiamo avere una linea politica, non siamo stati eletti, io non ho un partito alle spalle né un programma politico da illustrare. Farò quindi il mio dovere, allo stesso modo di quando sono stata chiamata a fare il commissario: sono qui per servire il Paese". Segnala quindi un altro elemento di discontinuità rispetto al Governo precedente. "Credo - rileva - che il Paese si aspetti da noi un comportamento sobrio, siamo qui per dare risposte concrete, non per fare annunci. Siamo però pronti ad ascoltare tutti. Nei prossimi giorni intendo incontrare gli ex ministri dell'Interno: il loro bagaglio di esperienze sarà utile". Il ministro si dice inoltre disposta a contribuire personalmente ad alleviare finanze in rosso del Paese, dicendosi "favorevole" alla proposta di ricevere lo stipendio in Bot. Cancellieri entra poi nel privato, ricordando di essere giornalista pubblicista. "Ho fatto per anni - spiega - il capo ufficio stampa della prefettura di Milano e so quindi quanto è importante ascoltare le istanze dei media".

Quanto alle donne, osserva, "non sono nemica delle quote rosa, ma vorrei che arrivassimo al punto di poter scegliere le persone, maschi o femmine che siano, in base alla bravura ed alla competenza. So comunque per esperienza - aggiunge - cosa vuole dire dover conciliare lavoro e famiglia. Per fortuna io ho avuto un marito che mi ha sempre aiutato". Nata nella Capitale, il ministro si dice poi tifosa della Roma e di Totti, anche se ammette di non essere appassionata di calcio.

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