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Berlusconi: la fronda finiania il peccato originale

TORINO. "Siamo andati avanti" nella consapevolezza che "la maggioranza voluta dagli italiani avesse il diritto e soprattutto il dovere di governare, ma alla fine in Parlamento ha prevalso la logica dei piccoli ricatti e del trasformismo che è il vizio più antico della politica italiana":lo scrive Berlusconi in una lettera a Storace.
La "fronda" della componente finiania è stato il "peccato originale" che ha minato "il percorso di una legislatura che avrebbe dovuto essere costituente e che si è invece incagliata nelle secche di una politica che non ci appartiene".
 "Il mio impegno è che quanto è stato conquistato in questi anni nel segno della modernità non vada disperso. Una modernità che possa consolidarsi in un paese che sta già dando molto, moltissimo in termini di rigore economico e che ha accettato con grande senso di responsabilità i sacrifici imposti dalle manovre di luglio e agosto. Un paese che sommando il debito pubblico al risparmio privato si colloca per solidità al secondo posto in Europa, subito dopo la Germania, prima della Svezia, della Gran Bretagna e di tutti gli altri paesi. Un paese - secondo Berlusconi - che può contare su aziende che continuano ad esportare su una disoccupazione inferiore di 2 alla media europea, che sul maggior patrimonio artistico del mondo e che si aspetta dalla politica, da tutta la politica, uno sforzo comune per uscire dalla crisi".

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