Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La giornata politica in diretta

In questo spazio le consultazioni, le reazioni degli esponenti di partito, le dichiarazioni dei protagonisti di queste ore in cui si decide il futuro del governo italiano






(18.22) BOSSI: "BERLUSCONI? VEDREMO". "Rompere con Berlusconi? Vedremo".      Lo afferma il leader della lega nord Umberto Bossi  conversando con i cronisti e lasciando intendere che la Lega  sosterra solo un governo di centrodestra. Intanto tra poco inizierà il consiglio dei ministri



(17.33) SI INIZIA A VOTARE LA LEGGE DI STABILITA'. CORI PER BERLUSCONI. Il presidente de Consiglio Silvio  Berlusconi è entrato nell'Aula della Camera dove sta per essere  votata la legge di stabilità.  Al suo ingresso è stato accolto  dall'applauso dei deputati del Pdl che tutti in piedi gli hanno  gridato in coro "Silvio, Silvio" 


(16.37) LOMBARDO: "MONTI SI RICORDI DEL SUD". Il presidente della Regione  Siciliana, Raffaele Lombardo, ha inviato una lettera aperta al  senatore a vita Mario Monti che dovrebbe accingersi a formare un  nuovo esecutivo. Di seguito il testo integrale della nota. "Il  gruppo del Movimento per l'autonomia darà il suo modesto, ma  convinto contributo al nuovo esecutivo - afferma - nell'Aula  della Camera e del Senato, ma mi permetto di segnalarle, come  presidente di una Regione del Sud, il problema di questa  difficile area del paese, che secondo me dovrebbe trovare un  posto importante nella sua agenda. In controtendenza rispetto  all'atteggiamento tenuto dai governi degli ultimi anni".     "Come sa, se si esclude il Capo dello Stato che ricorda  sempre il permanere di un problema irrisolto all'interno della  necessaria coesione nazionale, - aggiunge - nessuno osa più  pronunciare la parola Mezzogiorno. E' come se, scusi la  brutalità del linguaggio, facesse ribrezzo".     "Purtroppo è stato inoculato negli ultimi venti anni nelle  vene degli italiani un diffuso sentimento antimeridionale, che  é diventato il pretesto utilizzato - prosegue - da alcuni  governi per penalizzare il Sud, investendolo di slogan ed  annunci, ma sottraendogli nei fatti risorse e speranza". 



(15.10) PRANZO BERLUSCONI-MONTI. Giornata densa per il neo senatore nonché premier in pectore  Mario Monti: alle 10.30 ha incontrato a Palazzo Giustiniani il  presidente della Bce Draghi, poi ha avuto colloqui informali con  Bersani e Enrico Letta, quindi pranzo con Silvio Berlusconi a  Palazzo Chigi. Mentre la Lega ribadisce il no a governi tecnici,  nel Pdl si apre uno spiraglio sull'ipotesi Monti per bocca di  Cicchitto: 'bisogna vedere come si colloca, il quadro politico e  programmatico e le idee, da parte nostra c'é una discussione in  corsò. Il Capo dello Stato invita a evitare facili vie  d'uscità. Gli 'scontenti' della Camera formalizzano la  costituzione della componente 'Costituente popolare  liberale-Pli'. 





(12.01) IL TIMING DELL'ESAME A MONTECITORIO. Inizierà alle 12:30 nell'Aula della Camera la discussione generale del Bilancio dello Stato e della Legge di Stabilità. La discussione sui provvedimenti, che dovrebbero essere gli ultimi due varati dal governo Berlusconi, si protrarrà per un paio d'ore. Le votazioni avranno inizio dalle 16 e saranno 55, a meno che non venga presentato qualche ordine del giorno su cui venga chiesto il voto. La legge di Stabilità dovrebbe essere definitivamente approvata a Montecitorio entro le 18.

(11.58) GASPARRI: PDL NON E' SPACCATO, DISCUTE SU PROGRAMMA. Il Pdl non è spaccato, sta discutendo del futuro dell'Italia e del programma per farlo uscire dalla crisi. Lo dice il capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri, interpellato fuori Montecitorio. "Il Pdl non è spaccato, stiamo discutendo del futuro dell'Italia e dei programmi che non possono che essere quelli concordati in sede Europea. Quello è il vincolo fondamentale: penso che l'agenda che l'Italia ha mostrato a Bruxelles sia il riferimento che deve contnuare ad orientare l'azione del nostro Paese", dice Gasparri che, alla domanda sulle dichiarazioni del ministro Frattini, replica :"no comment".


(11.05) BONDI: PDL DECIDERA' DEMOCRATICAMENTE. "Sono certo che il nostro movimento politico, dopo il confronto che si svolgerà anche questa sera, crescerà in unità, forza e in maturità politica".Lo afferma Sandro Bondi del Pdl in una nota, precisando che "qualunque decisione sarà democraticamente assunta". "Sono persuaso inoltre - rileva Bondi - che la scelta che compiremo sarà ispirata in primo luogo dalla considerazione degli interessi nazionali del nostro Paese, che coincidono con quelli di una grande forza politica popolare e democratica come il Pdl".


(11.02) DRAGHI A PALAZZO GIUSTINIANI DA MONTI. Il presidente della Bce, Mario Draghi, è appena arrivato a palazzo Giustiniani, dove è al lavoro da questa mattina il senatore a vita Mario Monti.


(10.53) MARONI: LA LEGA NON SARA' NEL NUOVO ESECUTIVO. "Lunedì ci sarà un nuovo governo e la Lega non ne farà parte. Nemmeno io". Lo ha detto il ministro dell'interno Roberto Maroni partecipando al conferimento di Città al Comune di San Martino di Lupari, nel padovano.


(10.20) D'ALEMA, ALFANO PREMIER? ASSOLUTAMENTE NO. "Assolutamente no. Non credo che questa sarebbe la soluzione". Così Massimo D'Alema boccia l'ipotesi di un governo guidato da Angelino Alfano. "Non so se un governo di questo genere avrebbe la maggioranza", dice a margine del convegno "Le reti che fanno crescere l'Italia" di ItalianiEuropei.
"Non riesco a capire in che cosa un governo guidato da Alfano - prosegue D'Alema - dovrebbe essere più forte di un governo guidato da Berlusconi. Se ritengono di doverla tentare la tentino, ma una prospettiva di questo genere non convince nessuno, neppure l'Udc, neppure il Terzo Polo. Mi pare un'idea tutta interna agli equilibri del centrodestra. Ma mi sembra che ormai il problema sia un altro: è costruire una soluzione su cui possa convergere il più largo consenso del Paese e delle forze politiche".


(9.35) MONTI GIA' AL LAVORO A PALAZZO GIUSTINIANI. Comincia presto la seconda giornata di lavoro per il neo senatore a vita Mario Monti. Quello che viene indicato da tutti come il premier in pectore, infatti, ha varcato il portone di palazzo Giustiniani dove si trovano i suoi nuovi uffici poco prima delle 9 e 30.

Caricamento commenti

Commenta la notizia