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Agrigento, Zambuto rompe col Pdl

Terremoto al Comune per la decisione del Popolo delle Libertà di ricorrere alle primarie per la scelta del candidato. In arrivo una giunta col Terzo Polo

AGRIGENTO. E' rottura fra il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, e il Pdl. Un divorzio che si consuma dopo che il coordinatore provinciale del Popolo della libertà,
Nino Bosco, aveva annunciato che "in linea con il nuovo corso targato Angelino Alfano, il Pdl ricorrerà alle primarie per la scelta del candidato sindaco di Agrigento".
Uno dei due assessori comunali in quota Pdl, Giuseppe Putrone, solidarizzando con Zambuto, stamani si è autosospeso dal partito di Berlusconi e ha deciso che continuerà ad amministrare. L'altro, Ignazio Sciortino, è invece uscito di scena. "Il Pdl ha fortemente deluso e umiliato Agrigento, non dandole alcuna attenzione - ha detto Zambuto -. Ho aspettato che uscisse da solo di scena, ma visto che non lo ha fatto l'ho dimissionato. Realizzerò una squadra di governo in un nuovo quadro politico che ha il Terzo polo come suo perno fondamentale".
"Zambuto, da bravo prestigiatore della parola, tenta di fare breccia su quanti lo seguono su YouTube fuori Agrigento, ma non sui suoi concittadini che sanno bene come stanno le cose - hanno replicato Bosco e il deputato nazionale Vincenzo Fontana -. Zambuto è solo alla ricerca di sponsor per la sua ricandidatura che al momento non trova sostegno né tra i partiti, né tra la popolazione stanca delle sue promesse. Sarebbe puerile scendere nel dettaglio dell'apporto dato dal Pdl all'amministrazione. Basta ricordare l'impegno di Alfano quando ha scongiurato la chiusura dell'ospedale San Giovanni Di Dio".

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