PALERMO. “Questa manovra ha avuto un buon impatto di marketing politico soprattutto in l'Europa, ma bisogna dire le cose come stanno: è un provvedimento molto approssimativo e improvvisato. E soprattutto manda in fumo il piano per il Sud".
Lo dice il sottosegretario alla Presidenza e leader di Forza del Sud, Gianfranco Micciché, che lunedì riunirà a Roma i parlamentari del partito per predisporre un pacchetto di emendamenti, annunciando "battaglia vera in Parlamento".
Micciché non condivide molti aspetti della manovra di Tremonti, definendo "folli" alcune misure, tra cui quelle relative alla soppressione dei "comuni polvere" e delle Province con meno di 300mila abitanti. "Le Province o si aboliscono tutte, cosa auspicabile, o nessuna", chiosa il sottosegretario alla Presidenza, che lancia l'allarme sui fondi destinati al Mezzogiorno: "Tremonti sta mandando in fumo il piano per il Sud".
Non crede però che il governo ricorrerà al voto di fiducia, almeno alla Camera. "Mi sembrerebbe alquanto curioso, sarebbe un modo pessimo di gestione di questa manovra, che va fatta ma va fatta bene e cercando il consenso in Parlamento". E invita il coordinatore del Pdl, Angelino Afano, al dialogo: "Lo chiamo, gli spiegherò quali sono le nostre idee".
Commentando i tagli ai costi della politica, il leader di Forza del Sud, Gianfranco Micciché, ex presidente dell'Ars, aggiunge: "I tagli all'Ars vanno fatti in modo diverso rispetto a quello che stanno facendo. Tanto per cominciare, la Presidenza faccia rispettare i tempi delle sedute. Rinviare l'aula di una o due ore, rispetto al calendario, determina un costo: bisogna pagare gli straordinari ai commessi e al personale dipendente, il ristorante è costretto a prolungare l'orario con un aggravio dei costi e così via".
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