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Micciché: apertura a Lombardo? Una provocazione

Il leader di Forza del Sud: "Non sono convinto né da lui né dalla sua coalizione. Io lavorerei per portargli il Pdl, se lui rinunciasse al Pd"

PALERMO. "La mia apertura a Lombardo è stata una provocazione per farlo uscire allo scoperto, ma sapevamo già la sua risposta. Un governo politico ma senza il Pd è l'unica ipotesi per noi, non per il governatore. E' inutile che Lombardo continui a chiamare Micciché se vuole restare con il Pd".
Lo ha detto il sottosegretario e leader di Forza del Sud, Gianfranco Micciché, a margine della presentazione di un libro a Palermo. "Non sono convinto né da lui né dalla sua coalizione - ha proseguito - io lavorerei per portargli il Pdl, se lui rinunciasse al Pd".
"Un'alleanza con l'Udc o con il Terzo polo? Non ho problemi a collaborare con loro - ha aggiunto -, è con il Pd che ho dei problemi. Verso il Pd non ci può essere nessuna apertura: né adesso né in futuro". Gli fa eco il deputato regionale di Fds, Michele Cimino. "Possiamo appoggiare solo un governo politico senza il Pd - ha detto - e che tenga conto delle emergenze della nostra regione. E' stato Lombardo a lanciare un'ipotesi di apertura nei nostri confronti. Noi vogliamo solo lavorare per accelerare la spesa e le politiche di sviluppo nel nostro territorio".
Il sottosegretario ha anche parlato delle prossime comunali a Palermo: "Giulia Bongiorno è una persona di ottima famiglia ed è anche un ottimo avvocato. E' una persona per bene che rappresenta al meglio la borghesia palermitana. Mi fa piacere il suo impegno per Palermo, ma io non la voterò ". Ha detto commentando la proposta fatta da Fli a Giulia Bongiorno di candidarsi a sindaco di Palermo. Alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano se avesse ancora intenzione di candidarsi alle regionali, Micciché ha risposto: "In quell'occasione voterò Micciché".

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