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Approvata la legge sulla formazione professionale

Modificato da un emendamento. Due le principali novità: fondo di garanzia da 50 a 36 mesi, entrano prioritariamente i dipendenti assunti entro il 31 dicembre del 2008

PALERMO. L'Ars ha approvato all'unanimità con voto finale la legge sulla formazione professionale.    Prima del voto l'assessore alla Formazione, Mario Centorrino, é intervenuto esprimendo la propria solidarietà ai lavoratori della formazione, ribadendo che "questa legge non è una riforma ma un provvedimento di welfare".    "Quando mi sono insediato ho trovato una situazione d'incertezza sulla spesa, i budget erano sempre superati, c'era indifferenza sulla qualità della formazione - ha afermato Centorrino - Non mi pare di non aver fatto nulla: il parametro unico è stata una grande innovazione, la stesura dell'atto di adesione più concreto non è una cosa da poco. Poi abbiamo messo criteri più rigorosi rispetto ai contenuti del piano: quest'anno i corsi che hanno più attinenza di gran lunga superiori a quelli che ritenevamo inutili. Dobbiamo però fare due cose importanti: fare convergere il maggior numero dei fondi europei e la necessità assoluta di rivedere la legge 24 che costituisce una sorta di schema rigido che impedisce azioni a faviore dei lavoratori e degli enti".



Un emendamento del governo nel pomeriggio aveva riscritto parte del disegno di legge sulla formazione professionale.  "Due sono le novità principali introdotte nell'emendamento -spiega l'assessore regionale alla Formazione, Mario Centorrino, presente in aula - La prima è che il fondo di garanzia avrà durata di 36 mesi e non di 50, nel rispetto delle norme di contabilità pubblica; la seconda è che entrano nel fondo prioritariamente i dipendenti assunti entro il 31 dicembre del 2008 (il ddl prevedeva l'accesso esclusivo agli assunti entro il 31 dicembre 2008)".


Centorrino ha sottolineato che "l'emendamento prova ad eliminare punti di dubbio rispetto alle norme vigenti, così da poter superare il giudizio di congruità che il commissario dello Stato è chiamato ad esprimere. Al tempo stesso, nell'emendamento viene espresso con chiarezza il collegamento tra forme eventuali di mobilità e legge nazionale, cui le procedure di mobilità devono conformarsi".    "In un momento di tensione in parte artificiosamente creatosi l'invito rivolto ai sindacati da parte dell'assessorato é di una tregua con relativa sospensione momentanea di attività di protesta comunque sia configurata", ha aggiunto.    "Dopo aver dato operatività al Prof 2011 - conclude - sarà necessario riavviare un forte dialogo tra assessorato e sindacati, per proseguire lungo la buona riforma del settore già concordata"



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