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Castiglione: "Niente sfiducia, ma Lombardo deve dimettersi"

Il coordinatore regionale del Pdl boccia il bilancio: "Non c'è riduzione di spesa e aumenta il mutuo". E pensa al futuro: "Avremo un nostro candidato alla presidenza"

PALERMO. Boccia il bilancio della Regione e attacca il governo. Ma Giuseppe Castiglione, coordinatore regionale del Pdl, anticipa un cambio di strategia del partito di Berlusconi: «Non presenteremo la mozione di sfiducia a Lombardo. Noi siamo minoranza e dobbiamo guardare all’obiettivo del 2013 quando si tornerà a votare. Stiamo già rafforzando l’alleanza e il programma. Così sarà più facile scegliere il candidato alla presidenza, ruolo a cui il Pdl non può rinunciare a priori».

Intanto Lombardo ha superato lo scoglio del bilancio. Che giudizio dà dlela manovra approvata?
«Non può che essere negativo. Non c’è riduzione di spesa e aumenta il mutuo. Nel 2008, quando Lombardo si insediò, la Regione stipulò un mutuo da 774 milioni oggi si è arrivati a 954».

Lombardo dice che la causa è il governo nazionale che, per motivi politici, non eroga i fondi Fas alla Sicilia.
«I Fas arriveranno. Ma il problema è un altro. La Regione vuole utilizzarli per spese correnti mentre servono per investimenti. Guardiamo cosa hanno fatto in Finanziaria per i forestali: un maxi mutuo senza alcuna progettualità e piano di riforma del settore, servirà solo ad aumentare stipendi. Così sono bravi tutti a governare...».

Voi cosa proponete sui Fas?
«Serve un piano chiaro. E serve anche rispetto al federalismo. A livello nazionale siamo già al sesto decreto attuativo mentre con la Sicilia non è ancora stato firmato nulla. Armao dice che arriveranno 8 o 10 miliardi. Ma su quali basi lo dice? Nessuno conosce le proposte della Regione per l’accordo sul federalismo. Sa come finirà?

Come?
«Il prezzo lo pagheranno gli enti locali, che arriveranno al gennaio 2012 con la certezza di non avere più finanziamenti statali e senza sapere con sicurezza quanto spetterà loro in base al federalismo».

Il governo vi accusa di aver ostacolato le riforme.
«Ma di quali riforme parliamo? Qualcuno sa dirmi che effetti ha avuto il Piano casa di Lombardo? E perchè a un anno dall’approvazione non sono ancora nate le nuove società di gestione dei rifiuti. Se poi la riforma in questione è il taglio degli Iacp, dico che noi siamo d’accordo ma Lombardo voleva solo creare un nuovo super carrozzone dove piazzare un fedelissimo. Questi sono solo annunci. Noi aspettiamo testi organici e chiari».

Bocciate il governo ma non presenterete la mozione di sfiducia. Qual è la strategia?
«L’esito sarebbe scontato, non ci sono i numeri all’Ars. Ma Lombardo dovrebbe dimettersi. Ha fatto quattro governi in tre anni e sta cambiando ancora. Questa è la certificazione del fallimento del ribaltone. Ora dice che farà una giunta per presentarsi agli elettori, magari lo facesse davvero».

Non è che prendete tempo per evitare liti con Micciché sulla candidatura a Palazzo d'Orleans?
«Miccichè è tra coloro che hanno manifestato sui giornali la volontà di candidarsi. Noi abbiamo pensato a rafforzare la coalizione con il Pid di Saverio Romano e La Destra di Nello Musumeci. E stiamo lavorando al programma per il 2013. Quando questa fase sarà finita sarà più facile trovare un candidato. Nel Pdl ci sono tante persone all’altezza. Di sicuro, chiunque sarà non farà ribaltoni».

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