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Regione, pronta la Finanziaria bis

L'assessorato all'economia ha riscritto il documento che dovrà essere approvato all'Ars. Previste nuove tasse, aumenti e tagli con una valanga di vendite di beni immobili e con la soppressione di enti e agenzie

PALERMO. Nuove tasse e aumenti sulle concessioni governative insieme a una valanga di vendite dei beni immobili. E poi ecco la soppressione di decine di enti e agenzie regionali. Il governo ha riscritto la Finanziaria depositando ieri un maxi emendamento di 50 pagine con quasi cento articoli. È una manovra nuova, quella dell’assessore Gaetano Armao. Le misure fiscali valgono una trentina di milioni e si aggiungono ai tagli alla spesa pubblica. Aumentano tutti i canoni, da quelli per l’acqua a quelli per le aree demaniali, soprattutto nelle zone turistiche dopo dove la crescita è del 75%. Aumentano i canoni per le case popolari e i costi per le patenti.



Il governo prevede di sopprimere tutti gli Iacp e dar vita a una sola Agenzia per l’edilizia sociale che eredita tutte le competenze. I beni invece saranno venduti, con priorità agli attuali assegnatari che potranno trasformare l’affitto in rata di acquisto. Sanatorie per chi è in arretrato con gli affitti: pagherà una cifra forfettaria del 30%. Per far cassa, via alla cessione anche dei beni di consorzi Asi, Asp e ospedali anche se norme analoghe in passato sono rimaste lettera morta. Ma in questa norma è prevista anche una sanatoria per chi utilizza «senza titoli giuridici validi» i beni del demanio e del patrimonio immobiliare: basterà pagare il triplo di quanto dovuto entro cinque anni dalla richiesta.
Come annunciato da Lombardo, via enti e agenzie. Entro 90 giorni dal varo della Finanziaria scompaiono automaticamente tutti i «collegi, commissioni, comitati, enti e organismi collegiali comunque denominati». Sarà un successivo decreto di Lombardo a riportare in vita quelli ritenuti necessari. Scompaiono d’un colpo anche l’Istituto per l’incremento ippico, l’Ente sviluppo agricolo, l’Istituto regionale della vite e del vino, la Stazione sperimentale per la granicoltura, l’Istituto zootecnico e tutti i consorzi di ricerca nati nel 1982. Al loro posto nasce il Centro regionale per l’innovazione in agricoltura. Il personale degli enti soppressi transita alla Regione ma col vecchio contratto. Soppressa anche la Commissione regionale per l’impiego: le funzioni passano al dipartimento Lavoro. Cancellate le commissione provinciali per la tutela dell’ambiente e i comitati tecnico scientifici degli enti parco. Le Ipab (Opere pie) vengono accorpate in base al perimetro dei distretti socio-sanitari in cui operano.



Per superare l’esame in commissione Armao aveva tagliato tutte le norme più politiche, raddoppiando il mutuo che adesso torna a 461 milioni. Tornano anche i tagli alla Regione: i gabinetti degli assessori avranno il 15% in meno di personale (dalla prossima giunta), gli uffici speciali scendono a sei. Ridotte le spese per autoblu. Non c’è la norma che taglia gli stipendi agli assessori perchè Lombardo e Armao hanno annunciato di agire la prossima settima con una delibera di giunta. C’è invece il recepimento delle ultime riforme nazionali sugli appalti e le norme che garantiscono uno stipendio agli operatori della formazione professionale licenziati. Da martedì si vota in aula. Il governo deve superare però il muro dei quasi seimila emendamenti di maggioranza e opposizione.

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