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Pd, il commissariamento non ferma il referendum a Caltagirone

Seggi aperti per dare un parere sul sostegno a Lombardo. Aperti due seggi. Si vota fino alle 21

CALTAGIRONE. Il commissariamento disposto ieri dalla segreteria regionale del Partito democratico siciliano non ha fermato il referendum promosso dal circolo di Caltagirone del Pd sull'appoggio al governo di Raffaele Lombardo.
Come annunciato dagli organizzatori, infatti, questa mattina, sono stati aperti i due seggi, uno nel centro storico della città che diede i natali a don Luigi Sturzo e che dal 1992 elegge sindaci di centrosinistra, e nella zona nuova. La domanda alla quale potranno rispondere i circa 350 iscritti dal Pd, ma anche simpatizzanti e ragazzi che abbiano già compiuto 16 anni, è: "Può il Partito democratico continuare a sostenere il governo regionale di Raffaele Lombardo?". Alle primarie per l'elezione del segretario del Pd siciliano, Giuseppe Lupo, votarono in 1.600. Un analogo referendum si è già svolto nell'Ennese, facendo registrare percentuali bulgare per il 'no' al sostegno al governo Lombardo.
Lupo, invocando l'art. 44 dello Statuto, ieri ha scelto di affidare Caltagirone al segretario provinciale della federazione di Catania, Luca Spataro, che sostituirà il coordinatore del circolo Gaetano Cardiel, accusato di aver violato lo statuto e di non aver posticipato il referendum in attesa che sulla questione si pronunciasse il comitato dei garanti, davanti al quale pende un ricorso.
Il provvedimento della segreteria regionale del Pd non ha fermato i promotori e nei due seggi già si vota. Lo si farà fino alle 21. Un'ora dopo si conosceranno i risultati.

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