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“Clima di odio”, a Palermo salta il Capodanno in piazza

In consiglio comunale salta il bando per affidare la festa del 31 dicembre. Campagna: “Mancanza assoluta di attenzione e di amore per la città”

PALERMO. "Il clima di odio che si è creato in Consiglio comunale mi impone, per il ruolo che rivesto e soprattutto per tutelare gli uffici della Presidenza, il suo dirigente ed i funzionari da eventuali responsabilità che potrebbero investirli, di non dare più seguito al bando per la realizzazione del Capodanno in piazza che avevamo pubblicato, e di cui i progetti dovevano essere ancora visionati ed approvati". Lo afferma in una nota il Presidente del Consiglio comunale di Palermo Alberto Campagna in riferimento alle polemiche sul bando che riguardava la festa in piazza del 31 dicembre.
"Il vile attacco che già nelle settimane scorse era stato sapientemente orchestrato e sostenuto dal capogruppo dell'Idv, Ferrandelli, dell'Mpa D'Arrigo e di Forza del Sud, Agnello - continua Campagna - si è tradotto in un atto vergognoso che denota una mancanza assoluta di attenzione e di amore per la città. Un comportamento che nasce soltanto da biechi personalismi e non considera, invece, le gravissime conseguenze che tale presa di posizione ha causato".
"Sappiano i palermitani - aggiunge - che, grazie all'irresponsabilità politica di Ferrandelli, D'arrigo e Agnello, la città verrà privata della festa di Capodanno e verrà negato a tanti artisti palermitani la possibilità di lavorare, in una realtà come la nostra, dove di lavoro purtroppo c'é ne molto poco".
"Io mi assumerò, come ho sempre fatto - conclude – la responsabilità politica del caso ma ribadisco: non posso consentire che funzionari del Comune, con la loro firma ad atti o provvedimenti, subiscano gravi conseguenze sia sul piano personale che su quello penale".
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