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L'Mpa verso la sfiducia al governo Berlusconi

In una documento del comitato federale Mpa afferma che: «Dopo quanto deliberato dal Cipe contro il Sud, non ci sono le condizioni per votare la fiducia del Governo»

ROMA. Mancano dodici giorni al fatidico 14 dicembre, che deciderà le sorti del IV governo Berlusconi. Il tempo è poco e le manovre di palazzo sono molteplici, sia nella maggioranza che nell'opposizione. Dopo l'uscita degli esponenti di Futuro e Libertà dal Governo, ormai è chiaro a tutti che Fini punta a creare una maggioranza che non abbia bisogno sopratutto del Pdl ma neanche della Lega. Si sta così creando sotto gli occhi di tutti il tanto citato e da molti auspicato, terzo polo, che riunisce Fli, Udc di Casini, l'Api di Rutelli.
A rientrare in queste manovre c'è anche l'Mpa del governatore Lombardo, che in una nota diffusa dal comitato federale dichiara: «Se non interverranno fatti nuovi nei prossimi giorni, non ci sono le condizioni affinchè la delegazione del Mpa in Parlamento possa votare la fiducia al governo, specie dopo quanto deliberato dal Cipe contro il Sud nel corso dell'ultima seduta». Nella riunione del comitato che si è svolta la scorsa notte a Palazzo Marini a Roma è stato deciso anche di mantenere «il raccordo e la collaborazione con Fli, Api e Udc».
Si è anche discusso di primarie, e questa è una delle novità scaturite dall'incontro: «con l'intenzione di favorire la formazione dal basso della classe dirigente che sarà democraticamente espressa da iscritti e simpatizzanti del movimento presenti in ogni comune». Questo processo si perfezionerà solo dopo le vacanze natalizie, infatti, a gennaio saranno rese note le date e le caratteristiche della consultazione popolare.

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