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Agrigento, tagli alla giunta: “saltano” 4 assessori

A causa del bilancio in rosso del Comune, Palazzo dei Giganti resterà con sei poltrone su dieci. Muglia, Campo, Buscaglia e Putrone i candidati a lasciare

AGRIGENTO. Dieci assessori sono troppi per un ente che è stato sull'orlo del dissesto finanziario ed è ancora con “rosso fisso”. Si tratta di Palazzo dei Giganti, sede del Comune di Agrigento, dove il sindaco, Marco Zambuto, ha annunciato che i nuovi “tagli” alla spesa pubblica riguarderanno anche i posti in giunta: ne rimarranno solo sei.
I quattro che “salteranno” verranno decisi nelle prossime ore, ma alcuni possibili nomi sono già venuti fuori. Tutto dipende dalla condizione reddituale che ogni assessore ha. Ognuno di loro costa 50 milioni all'anno e lo stipendio mensile è tra i 2.000 e i 2.500 euro. Ma se lavorano e non hanno rinunciato al loro stipendio, percepiscono il minimo. Poco di più se sono disoccupati o in aspettativa. Un esempio è quello di Olimpia Campo che da quando è assessore ha ricevuto un incarico importante fuori provincia, che non le permette di essere in giunta a tempo pieno pur ricevendo l'indennità minima. Esempio analogo è quello di Massimo Muglia, assessore che sembra voglia tornare a insegnare diritto al liceo “Empedocle”. Inoltre, in vista della nuova adesione del sindaco Zambuto all'Udc, si allontanano alcuni assessori vicini al Pdl. Uno di questi potrebbe essere Giuseppe Putrone. Anche Renato Buscaglia, assessore vicino alle posizioni di Alfano, fa l'amministratore comunale a tempo pieno, essendo libero professionista in pensione.
Ma non sono da escludere, oltre le uscite, anche nuovi ingressi in giunta. Tra i nomi più gettonati spicca quello di Massimo Calabrese.
Maggiori dettagli nell'edizione del Giornale di Sicilia di oggi.

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