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Rifiuti, in bilico il piano della Regione

Oggi vertice a Roma con la protezione Civile. Lombardo: "Attendiamo un parere ma in questa fase non può bocciarlo". Marino: "Siamo pronti a modificarlo"

PALERMO. Non c’è ancora una bocciatura definitiva, ma il giudizio parziale è negativo. Sarà un vertice a Roma tra Regione e Protezione civile nazionale a fare il punto oggi sul piano rifiuti, inviato nelle scorse settimane dalla giunta guidata da Raffaele Lombardo. A rappresentare l’amministrazione regionale sarà Giosuè Marino: «Finora dalla Protezione civile non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale», afferma l’assessore all’Energia ed ai Rifiuti, sottolineando che «era già prevista una concertazione per eventualmente apportare delle modifiche migliorative al piano in vista del successivo esame del Ministero. Insomma, siamo pronti ad esaminare e accogliere con spirito collaborativo rilievi o richieste di chiarimento». E in serata il governatore Raffaele Lombardo ha aggiunto: «Stiamo discutendo il Piano rifiuti con la Protezione civile che, secondo quanto prevede l'ordinanza del governo, dovrà esprimere l'intesa ma che, in questa fase non può certamente bocciarlo».
Giosuè Marino, inoltre, difende l’impostazione del piano: «Ha una sua logica ben precisa, privilegiando soprattutto la raccolta differenziata e non, come invece alcuni sostengono, il conferimento nelle discariche. A Palermo, per esempio, dai dati forniti dall’Amia 150 mila cittadini sono coinvolti nella differenziata ed abbiamo raggiunto punte del 60-65 percento del riciclato. Certamente è chiaro che le discariche non possano essere eliminate interamente dal ciclo».



L’assessore all’Energia conferma pure che il ricorso ai termovalorizzatori non è escluso: «Puntiamo alla realizzazione di impianti di smaltimento evoluti come centrali elettriche o ai cementifici. I termovalorizzatori, sono necessari per le aree a forte produzione di rifiuto. Vi ricorreremo realizzandoli solo «a misura» della singole realtà. Inutile prevederne uno che brucia 2 milioni di tonnellate di rifiuti, quando il territorio in questione ne produce 300 mila».
Di certo nei giorni scorsi Stefania Prestigiacomo ha più volte criticato la politica della Regione sui rifiuti ed i suoi giudizi suonano quasi come un «no» a quel piano. E all’attacco vanno pure i Popolari d’Italia Domani. Per il capogruppo all’Ars, Rudy Maira «Lombardo si sta contraddistinguendo per la sua approssimazione: in poco più di due anni ha fatto predisporre due piani diversi». Ieri Marino è stato ascoltato in commissione al Senato: «L’audizione ha dimostrato la volontà del governo regionale di voltare pagina», dicono Costantino Garraffa, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta (Pd).

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