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Dipendenti dei gruppi dell'Ars, ecco il decreto

Firmato dal presidente Cascio, il documento fissa i rapporti di lavoro in parlamento "nell'ottica di contenimento della spesa complessiva dell'amministrazione". I contratti non possono essere ereditati nella successiva legislatura

PALERMO. Il presidente dell'Ars, Francesco Cascio, ha firmato il decreto che disciplina i rapporti tra i gruppi parlamentari e il personale in servizio. Non sono previste ulteriori stabilizzazioni di personale, oltre quelle in atto disposte nelle precedenti legislature. Per il personale non stabilizzato è stata inserita una misura di salvaguardia, senza però introdurre nuovi costi o aggravi nel bilancio dei gruppi e dell'Ars.    
Il provvedimento fissa i principi che regolano i rapporti di lavoro dei dipendenti dei gruppi parlamentari "nell'ottica di contenimento della spesa complessiva dell'amministrazione del Parlamento regionale, allo scopo di evitare, per il futuro, disarmonie tra l'ammontare delle entrate dei gruppi medesimi e le spese di questi ultimi per il personale e per le attività istituzionali (spese funzionamento del gruppo)".    
E' previsto che i contratti dei dipendenti sono vigenti fino a quando il gruppo, che li ha siglati, rimane in carica; non possono dunque essere ereditati dal gruppo nella successiva legislatura, ancorché abbia la stessa denominazione. Sono previste misure di garanzia per il personale stabilizzato, per l'emersione di lavoro nero e volte a garantire che vengano versate correttamente le quote di Tfr per il personale e i contributi previdenziali. I gruppi sono liberi di integrare la retribuzione minima prevista per il personale stabilizzato, a condizione, tuttavia, che i maggiori oneri siano finanziariamente compatibili con le disponibilità del gruppo stesso e i compensi aggiuntivi si estinguano allo scadere della legislatura o in caso di cessazione del gruppo o a seguito di modifica significativa del numero dei suoi componenti.     
"Si tratta di una decisione per fare chiarezza sull'annosa vicenda della stabilizzazione del personale dei gruppi parlamentari - dice Cascio - Uno sforzo ulteriore, quindi, nell'ottica del contenimento della spesa, che appare doveroso nei confronti dei nostri cittadini".

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