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Tagli agli enti pubblici, consiglieri comunali disertano riunione

All'incontro per discutere sulle indennità di carica riguardanti la finanziaria regionale 2001 erano presenti in 30 sui 5000 previsti

PALERMO. Il presidente del consiglio comunale di Palermo, Alberto Campagna, aveva chiamato a raccolta i consiglieri dei comuni siciliani, per discutere dei tagli previsti dalla finanziaria regionale 2011 alle indennità dei consiglieri, ma solo trenta su cinquemila si sono presentati a Palazzo delle Aquilie.     Nell'aula consiliare del Municipio i pareri sono stati discordanti:  i consiglieri dei comuni minori sono preoccupati per la riduzione dei trasferimenti agli enti locali, mentre i rappresentanti delle amministrazioni di maggiori dimensioni puntano il dito sull' "attentato allo status di consigliere comunale e alla riduzione delle indennità del 10%", contenuta nella Finanziaria, che sarà esaminata dall'Assemblea regionale nei prossimi giorni. "Con l'approvazione dell'art.10 della finanziaria sull'abolizione dei permessi ed indennità a carico delle pubbliche amministrazioni - dice il capogruppo dell'Udc del comune di Trapani, Fabio Bongiovanni - si candideranno come consiglieri comunali solo disoccupati, pensionati e latifondisti".    


Ma il timore di perdere privilegi è bipartisan. Per il consigliere del Pd al Comune di Palermo, Rosario Filoramo, "va mantenuto il rimborso ai datori di lavoro e i tagli ai gettoni di presenza vanno fatti a cascata a partire dai deputati regionali".     "Ci opporremo con forza all'indirizzo dell'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao - dice il coordinatore dei consiglieri comunali dell'Anci Sicilia, Alberto Campagna - Il problema non è il taglio ai gettoni di presenza, ma la lesione dello status di consigliere comunale".    "Chiederemo al Presidente dell'Assemblea regionale Francesco Cascio - aggiunge - di stralciare la norma e affrontare la questione con apposito disegno di legge". E rispetto all'utilizzo disinvolto delle indennità di trasferta e rimborsi spesa al Comune di Palermo Campagna ammette: "proprio per evitare abusi bisogna intervenire con una legge ad hoc".

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