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Piano rifiuti, il capo del pool lascia

Dimissioni per Maurizio Croce, che fa riferimento a “motivi personali” ma qualcuna spiega il gesto come protesta contro il documento.

PALERMO. Lui parla solo di «motivi personali», ma in realtà dietro ci sarebbe ben altro: Maurizio Croce, coordinatore del pool che ha redatto il nuovo piano regionale dei rifiuti, si è dimesso a sorpresa dal suo incarico. Boatos molto accreditati dicono che il suo gesto sia legato alla non condivisione di quel piano, soprattutto nella parte in cui prevede il ricorso alla discariche ed al contrario solo in subordine la realizzazione di termovalorizzatori.
Insomma, la firma in calce a quel documento lui l'avrebbe apposta malvolentieri e soltanto perché in minoranza all'interno di quella commissione, nominata da Raffaele Lombardo e che si è mossa, appunto, seguendo gli input della giunta regionale.
Rintracciato telefonicamente, Croce si limita a confermare di aver rassegnato le dimissioni: «È vero, le ho comunicate una settimana fa con una lettera a Lombardo, all'assessore Marino e al direttore del Dipartimento, Lo Monaco». L'ex coordinatore del pool, invece, non conferma né smentisce di aver lasciato perché in disaccordo con quel piano rifiuti: «Le mie dimissioni sono legate a motivi personali. Altro non voglio aggiungere». In realtà la vera causa sarebbe, appunto, una divergenza di vedute con quasi tutti gli altri componenti della commissione, seppur sembra che come Croce la pensasse almeno un altro collega. Insieme a lui Lombardo lo scorso 30 luglio aveva incaricato altri cinque esperti del settore: Federico Vagliasindi (docente universitario a Catania, già consulente Amia), Pino Napoli (ingegnere palermitano, consulente dell'assessore Pier Carmelo Russo), Enzo Favoino (docente alla scuola agraria del Parco di Monza), Marco Lupo (dirigente del ministero dell'Ambiente) e Claudio Torrisi (chimico di Catania). Quanto a Croce, le sue dimissioni - seppur significative in quanto indicative di contrasti- tuttavia non incidono sull'iter del piano: all'esame in questi giorni dalla Protezione civile nazionale, è atteso subito dopo dal giudizio del Ministero all'Ambiente.
Pietro Lo Monaco, fino a pochi giorni fa direttore del Dipartimento regionale ai Rifiuti (il suo posto è stato preso da Enzo Emanuele) commenta così le dimissioni di Croce: «Dite che sono legate ad una mancata condivisione del nuovo piano rifiuti? Se fosse così sarebbe paradossale, visto che il documento è stato approvato all'unanimità dalla commissione, Croce compreso». Poi Lo Monaco aggiunge: «Peraltro non è per nulla vero che il piano privilegi le discariche. Anzi, rispetto al vecchio piano le abbiano diminuite e previste soltanto in subordine alla raccolta differenziata».

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