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Berlusconi: Micciché ha sbagliato

Il premier, a Taormina, per la festa della Destra ha incontrato esponenti del Pdl dell'Isola e con loro avrebbe commentato negativamente la scelta del sottosegretario di fondare un partito dei siciliani

TAORMINA. Giro di incontri per il premier Silvio Berlusconi nel pomeriggio trascorso a Taormina prima di prendere parte alla festa della Destra di Francesco Storace.  
Il presidente del Consiglio ha incontrato diversi esponenti siciliani del Popolo della Libertà.  
Con loro il Cavaliere avrebbe discusso anche del 'caso' del giorno e cioè l'annuncio del sottosegretario Gianfranco Micciché di fondare il partito dei siciliani. Un’iniziativa che il premier avrebbe criticato. Micciché, sarebbe stato il ragionamento svolto dal Cavaliere, ha sbagliato tempi, modi e contenuti della sua iniziativa.
Il premier ha anche ribadito i contatti con esponenti dell'Udc.  "Sono stato cercato, senza fare alcuna pressione da parte mia, da molti parlamentari siciliani che dissentono dalla linea del loro partito che avendo un elettorato moderato e cattolico vuole invece allearsi con la sinistra. Sono loro che pensano ad una nuova formazione politica per dare nuovamente una solida maggioranza al Governo".
Il premier, poi nel corso del suo intervento, ha attaccato duramente l’ex alleato Gianfranco Fini: "Quando sono andato a Bruxelles, i capi di Stato mi hanno guardato con un punto interrogativo chiedendomi se ero ancora il capo del governo o non contavo più niente. Questo è il risultato della dissennata operazione di fine luglio". Per un minimo di serietà non vale la pena commentare. Così ambienti vicini al presidente della Camera hanno stigmatizzato le parole del presidente del Consiglio sull'operazione "dissennata" della costituzione del gruppi dei finiani.
Poi, di ritorno a Roma, il Cavaliere ha incontrato all'aeroporto di Catania il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Un incontro istituzionale e cordiale. Lombardo ha atteso il premier nella pista dello scalo di Fontanarossa, i due si sono salutati con una stretta di mano.

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