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Regione, Lombardo riapre il dialogo per il rimpasto

Sempre più quotata la formula di un esecutivo composto da soli tecnici. Polemica con Miccichè che ha suggerito al presidente della Regione di andare all'Ars con un "nuovo programma" e non un nuovo governo

PALERMO. Raffaele Lombardo avvierà oggi un altro giro di consultazioni coni partiti. Il governatore è a caccia del via libera finale al rimpasto, che ormai ruota solo intorno alla formula di un esecutivo composto da soli tecnici e con l’obiettivo di un programma di riforme. Le prove generali, come le definisce il finiano Fabio Granata, sono state fatte sabato a Gela. Lì, attorno a un tavolo per un convegno, si sono ritrovati Beppe Lumia (Pd), lo stesso Granata, Giovanni Pistorio (braccio destro di Lombardo) e Giampiero D’Alia, espressione dell’area più dialogante dell’Udc. «Puntando sui programmi - ha detto Granata - c’è la possibilità di dare un segno di discontinuità e creare una nuova aggregazione politica che parta dalla Sicilia e arrivi fino a Roma. In questo senso stiamo anche provando a spingere Miccichè verso una scelta di campo definitiva». Lombardo oggi contatterà lo stesso sottosegretario. Che però ieri è stato al centro del dibattito per una dichiarazione apparsa sul suo blog in cui si prendono le distanze dalla recente azione di Lombardo: «Dal 2008 - si legge nel testo - assistiamo a una politica siciliana destrutturata e precaria. La volontà dei siciliani era stata chiara nell’affidare la Regione a un governatore e a una coalizione che stabilmente avrebbero dovuto pensare solo a governare». Per questo motivo il blog di Miccichè suggerisce di «uscire dal labirintico circolo dei governi seriali e tornare indietro, a casa. A quella che un tempo era la Casa delle libertà: coalizione forte, vincente e rassicurante». Contestate tramite il blog tutte le ultime dichiarazioni di Lombardo: «No a un patto di legislatura, no ad alleanze pre-elettorali, no ad alchimie e strategie da Monopoli». Infine, viene suggerito a Lombardo di andare all’Ars con un nuovo programma - non un nuovo governo - a verificare l’esistenza di una maggioranza. Negli ultimi tempi Miccichè aveva esplicitamente invitato Lombardo a bloccare ogni ipotesi di rimpasto e ancora di più ogni accordo col Pd. Motivo per cui queste frasi sul blog hanno fatto il giro delle segreterie politiche e sono arrivate anche sul tavolo di Lombardo, che nel pomeriggio era pronto a rispondere ufficialmente. Poi però il sottosegretario ha avvisato in tarda serata, tramite una nota inserita fra i commenti al post (non in grande evidenza, quindi) che quel testo non è stato scritto da lui ma da due giovani che lavorano alla redazione del blog: «Guasconi, liberi di scorrazzare fra le pagine del blog. Si divertono, sentendosi liberi di farlo perché lo sono». Tuttavia le parole scritte sul blog di Miccichè avevano comunque irritato lo stato maggiore dell’Mpa: «Le dichiarazioni apparse sul blog di Miccichè» ha detto Giovanni Pistorio «ci hanno sorpreso non poco, perché sembravano preannunciare un imminente ritorno a casa, un percorso politico in cui sembra rivolgere un invito anche a tutti noi. Miccichè non spiega, infatti, le ragioni di questa scelta di tornare alla maggioranza del 2008equali fatti l’hanno determinato. Ascolteremmo volentieri le sue ragioni che lo hanno indotto a questa nuova presa di posizione, disponibili se necessario a farci anche convincere, perché questo nuovo indirizzo, se non adeguatamente chiarito, sembrerebbe l’avvio di un percorso tutto personale».  

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