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Formazione, stop a un bando da 75 milioni

La bocciatura è arrivata dalla Corte dei Conti. La Regione aveva affidato al Ciapi il piano per l’orientamento professionale degli studenti delle scuole medie

PALERMO. La Corte dei Conti ha bocciato il maxi bando da 75 milioni con cui la Regione aveva affidato al Ciapi (in cordata con altri 10 enti) il piano per l’orientamento professionale degli studenti delle scuole medie. Un progetto che avrebbe permesso di assegnare per tre anni un posto al personale in esubero degli enti storici della formazione professionale, circa 500 persone.
Approvate invece, dopo un esame durato alcuni mesi, le due graduatorie con cui l’assessore al Lavoro, Lino Leanza, assegna 77 milioni all’anno (per tre anni) di fondi Fas e di Agenda 2007 agli enti di formazione per la creazione dei nuovi sportelli multifunzionali destinati all’orientamento di chi è appena uscito dalle scuole e al recupero di chi ha perso il lavoro. Un settore in cui trovano lavoro 1.800 persone.
Il maxi bando da 75 milioni ha fatto discutere fin dall’inizio. Bandito nell’agosto 2009 dall’Agenzia per l’Impiego e dal dipartimento Formazione, ha visto la presentazione di una sola offerta. A farsi avanti è stato il Ciapi che guidava una cordata composta da tutti i colossi storici del settore della formazione: Anfe, Enfap, Ciofis, Ecap Messina, Ecap Palermo, Anapa, Cipa At, Efal, Ciapi Priolo e Unici. A questo genere di corsi questi enti avrebbero dirottato il personale che risultava in esubero assicurando loro il posto per altri tre anni e spostando la spesa dal bilancio regionale ai fondi europei. Una manovra che però non ha passato il vaglio delle sezioni riunite della Corte dei Conti. «Non sappiamo ancora con quali motivazioni il bando è stato bocciato - ha detto Alessandra Russo, dirigente dell’assessorato -. Se il problema è procedurale, dovremo rifare tutto da capo e ripubblicare un nuovo bando. Altrimenti potremmo rifare solo la graduatoria. Vedremo, attendiamo le motivazioni della Corte».
Contro questo bando si era mosso più di un partito all’Ars. La bocciatura è una mazzata per la Regione anche perchè occorrerà reimpiegare subito questi 75 milioni che altrimenti rischiano di restare impigliati nel meccanismo di disimpegno e restituzione a Bruxelles. Un problema già manifestatosi con la perdita di altri 55 milioni, sempre dal Fondo sociale europeo.
La bocciatura ha allarmato la Uil. Perchè adesso si dovrà trovare un posto a quasi 500 persone. Ieri il responsabile di categoria, Giuseppe Raimondi, ha informato i vertici del sindacato dell’emergenza che sta per scoppiare: «Oltre a questi 500 lavoratori, gli enti della formazione stanno già mettendo in mobilità altre 300 persone perchè il budget del 2010 non permette di coprire le spese per gli stipendi. Questa volta il settore è veramente al collasso. Il futuro per questi lavoratori non è mai stato così nero e per questo motivo chiediamo al governo di convocare subito un tavolo per l’emergenza».
Si sblocca invece la vicenda degli sportelli multifunzionali. Per cui proprio ieri c’era stato un appello del Pdl ufficiale con Salvino Caputo, preoccupato dal rischio che 1.800 persone potessero restare senza stipendio a fine mese. I due bandi, pubblicati a febbraio, non avevano ancora superato l’esame della Corte dei Conti. Uno dei problemi era l’inserimento in graduatoria di dieci nuovi enti: Cosmopolis di Catania, Alibi di Palermo, Accademia Palladium di Agrigento, Pro-Sac (scuola di cultura aziendale) di Messina, Evergreen consulting di Trapani (tutti inseriti nella graduatoria provvisoria del bando da 47 milioni all’anno per 3 anni destinato all’orientamento dei disoccupati), centro Euro di Palermo, Ancol Sicilia di Catania, Arces di Palermo, E-elaborando di Enna e Mcg società cooperativa di Palermo (questi ultimi inseriti nel secondo bando da 30 milioni all’anno destinato a finanziaria l’assistenza per il reinserimento lavorativo dei disoccupati). I nuovi sportelli - assicura l’assessore Leanza - entreranno in servizio il primo agosto. Il 31 luglio scadrà l’ultima proroga per quelli vecchi.

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