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Intercettazioni, Alfano: "I fatti si potranno raccontare sempre"

Il ministro della Giustizia ad Agrigento parla del ddl: "Non si potranno sbattere sui giornali le notizie che nulla hanno a che fare con le indagini"

AGRIGENTO. “Non è vero che non si potrà pubblicare nulla con la legge sulle intercettazioni. I fatti si potranno raccontare sempre e gli atti si potranno rendere noti per riassunto. Non si potranno però sbattere sui giornali le notizie che nulla hanno a che fare con le indagini e che se pubblicate nel corso delle indagini rischiano di fare danno alle inchieste giudiziarie". Lo ha detto il ministro della giustizia Angelino Alfano oggi a margine di un incontro su un corso di formazione politica per giovani talenti ad Agrigento.   
"Noi non intendiamo offendere o difendere - ha aggiunto - alcuna lobby ma tutelare la riservatezza dei cittadini". "Il testo del Ddl sulle intercettazioni è in parlamento da due anni e realizza un punto centrale  del nostro programma elettorale", ha detto Alfano.
"Non è un capriccio quindi della maggioranza - ha aggiunto il Guardasigilli - avevamo detto che intendevamo limitare e punire severamente l'abuso della pubblicazione delle intercettazioni che nulla hanno a che vedere con le indagini".     
"In questo lasso di tempo - ha concluso Alfano - abbiamo riflettuto e approfondito i temi del provvedimento. Abbiamo modificato la durata delle intercettazioni da 60 a 75 giorni. E adesso potranno essere superati di altri tre giorni alla volta se vi sono delle emergenze certificate".

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