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Regione, stop alle pensioni d'oro: tetto di 250 mila euro l'anno

L'Assemblea regionale ha approvato l'articolo 40 che fissa l'importo massimo della retribuzione

PALERMO. Stop alle pensioni d'oro ai dipendenti della Regione siciliana. L'Assemblea regionale ha approvato l'articolo 40 della finanziaria, in discussione a sala d'Ercole, che fissa a 250 mila euro lordi l'importo massimo per le "retribuzioni poste a base di calcolo dei trattamenti di pensione a carico della Regione".  La norma è stata inserita nella finanziaria in seguito alle polemiche sollevate da una sentenza della Corte dei Conti che lo scorso marzo ha riconosciuto all'ex dirigente dell'Agenzia per le acque e i rifiuti della Regione, Felice Crosta, una indennità previdenziale di circa 500 mila euro lordi all'anno, 1.369 euro al giorno. Crosta è stato l'ultimo di una serie di alti burocrati della Regione andati in pensione con trattamenti superiori a 250 mila euro l'anno.
La norma sul tetto alle pensioni é stata proposta dal Pd. L'Ars ha anche approvato un emendamento all'articolo 42 (interpretazione autentica in materia di trattamenti pensionistici dei dirigenti regionali) presentato dal presidente del gruppo Pd Antonello Cracolici, che chiarisce che, non solo nessun dipendente che è andato o andrà in pensione dopo l'entrata in vigore della legge 2 del 2007 può superare il tetto di 250 mila euro ma chi, successivamente all'entrata in vigore della legge, ha già percepito somme superiori, dovrà restituire la differenza.

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