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Tutti contro i bandi di Italia Lavoro

Solo l'Mpa difende gli avvisi pubblici per l'assunzione a tempo determinato sotto l'orbita della Regione siciliana di un centinaio di persone. All'orizzonte un voto all'Ars su un ordine del giorno

PALERMO. Un centinaio di posti con contratti a termine, ovvero un centinaio di nuovi precari sotto l’orbita della Regione. Ed è subito scontro a Palazzo d’Orleans sui bandi di Italia Lavoro, con l’ipotesi di un voto all’Ars su un ordine del giorno per bloccare l’avviso pubblico. Il progetto prevede assunzioni a tempo determinato per un impiego anche agli sportelli dell’assessorato al Lavoro. Le domande vanno presentate a Italia Lavoro, in via Principe di Belmonte 103/c, a Palermo, l’azienda è guidata dall’autonomista Pietro Rao. Ed è proprio l’Mpa l’unico partito che difende i bandi. Tutti le altre parti politiche, compresi i sindacati, si scagliano contro gli avvisi pubblici. Meglio pensare alla stabilizzazione dei vecchi precari, dicono gli oppositori, che crearne di nuovi.
Maggiori dettagli sul Giornale di Sicilia in edicola il 19 aprile 2010.

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