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Esposto in Procura sui compattatori dell'Ato Simeto

Segnalazione ai magistrati di Catania dell'assessore regionale Carmelo Russo. Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, aveva chiesto quattro mezzi per l'Amia

PALERMO. Nell'autoparco dell'Ato Simeto Ambiente (Ato Ct3) si trovano sedici autocompattatori (fra grandi, medi e piccoli) regolarmente acquistati (e immatricolati sin dal 2007) ma mai a tutt'oggi utilizzati. Il caso è stato segnalato all'autorità giudiziaria dall'assessorato regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità. La magistratura dovrà accertare se il mancato utilizzo dei mezzi per un periodo così prolungato possa configurare l'ipotesi di frode comunitaria: l'acquisto degli auto compattatori è stato infatti finanziato con i fondi del Por Sicilia.
L'accertamento era stato disposto dall'assessore regionale Pier Carmelo Russo che, ricevuta la relazione del dipartimento regionale, l'ha trasmessa alla Procura della Repubblica di Catania.
Gli autocompattatori dell’Ato Simeto erano stati, nelle scorse settimane, motivo di scontro fra il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, che aveva sollecitato la consegna di quattro dei mezzi all’Amia, e Russo, che aveva garantito l’arrivo in tempi rapidi.
“Si è dovuto mantenere i mezzi sotto la gestione dell'amministrazione di Simeto e Ambiente - ha detto Russo - perché la cessione ad altri soggetti avrebbe potuto alterare il quadro probatorio emerso dalla relazione. Nessun problema invece laddove l'assegnazione fosse stata fatta ad Ato commissariati dalla Regione che, in questo modo, avrebbe continuato a esercitare il controllo sugli stessi mezzi. Tuttavia ogni decisione al riguardo è stata rinviata".
Quando le determinazioni dell'autorità giudiziaria lo consentiranno sarà autorizzato l'impiego dei mezzi inutilizzati nelle situazioni di crisi, non esclusa l'Amia alla cui gestione commissariale l'assessore Russo ha ribadito il pieno sostegno.

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