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Palermo, Pdl e Udc escono da aula: salta il consiglio comunale

Il gesto per protestare contro l'emendamento presentato dal capogruppo del Pd Davide Faraone per modificare una parte del regolamento di contabilità

PALERMO. Il capogruppo del Pd al consiglio comunale Davide Faraone oggi ha presentato un emendamento per modificare il 'regolamento di contabilita' delle somme del fondo di riserva in modo da vincolare le risorse anche al parere dell'Aula. Ma in segno di protesta il Pdl e l'Udc hanno abbandonato Sala delle Lapidi facendo così saltare la seduta ed evitando che fosse approvato l'atto deliberativo in cui era inserito l'emendamento. "La norma prevede che - dice Faraone - i prelevamenti dal fondo di riserva, per essere effettuati con delibere di Giunta, debbano essere comunicati anche al Consiglio Comunale. Queste somme, infatti, dovrebbero essere destinate e spese per le emergenze. L'emendamento eviterebbe che ogni anno a fine dicembre, i fondi che rimangono inutilizzati, vengano spesi per fare clientele e per utilizzi non consentiti dalla legge".  "Ma evidentemente la cosa ha fatto andare su tutte le furie il sindaco Cammarata - continua - che avvertito dai consiglieri del Pdl ha dato ordine di abbandonare l'Aula facendo così mancare il numero legale".  Per il vicepresidente vicario del Consiglio Salvo Alotta (Pd) "Anteporre la lotta di poltrone al bene dei palermitani è un atteggiamento vergognoso e ingiustificabile. Pdl e Udc preferiscono pensare alle poltrone piuttosto che al bene dei palermitani". "Se questa città ha un sindaco - dice il consigliere del Pd Salvatore Orlando - che non amministra e una maggioranza che non lavora è colpa di un centrodestra che non solo non risolve, ma neppure intende affrontare i problemi dei palermitani"

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