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Musei siciliani, troppi custodi: ora si cambia

Dei 1.087 dipendenti dell'assessorato ai Beni culturali, ben 596 impiegati negli uffici e le opere spesso rimangono sbarrate ai visitatori. Il dirigente prepara una "rivoluzione"

Palermo. Basta custodi dietro le scrivanie e negli uffici. Dovranno controllare musei e siti archeologici per evitare che restino le bellezze culturali siciliane restino sbarrate ai visitatori, come successo nei giorni scorsi con le opere di Antonello da Messina, al Palazzo Abatellis di Palermo.
Il direttore generale dell’assessorato ai Beni culturali, Gesualdo Campo, ha ordinato una “rivoluzione” nei ranghi, dato che dei 1.087 dipendenti, 596 venivano impiegati negli uffici. La decisione però ha causato il malcontento del personale. I sindacati si dicono disponibili ai trasferimenti, ma vogliono aprire una trattativa con l’assessorato. Maggiori dettagli sulla vicenda sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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