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Sanità, varata la nuova rete ospedaliera siciliana

Con il nuovo piano saranno aumentati i posti letto delle terapie intensive, mentre quelli delle unità operative sono stati ridotti e riorganizzati sulla base dei parametri del Patto per la Salute. L'assessore Russo: "Un grande passo in avanti"

Palermo. E' stata varata la nuova rete  ospedaliera siciliana. I decreti con cui viene stabilita la  nuova mappa degli ospedali siciliani, uno per ognuna delle 17  aziende sanitarie della Sicilia, hanno già ricevuto l'  apprezzamento dell'Agenas, l'agenzia ministeriale per i servizi  sanitari alle Regioni. La rimodulazione della rete ospedaliera, prevista dal Piano  di rientro e coerente con i principi della legge di riforma,  tiene conto degli indicatori presenti nel "Patto per la  Salute". I posti letto in Sicilia sono 19.524: 11.868 sono  quelli per acuti del servizio pubblico a cui vanno aggiunti i  3.845 del settore privato, i 548 delle 'sperimentazioni  gestionali' e dell'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo e i  3.263 posti letto per riabilitazione e lungodegenza, che sono  stati implementati di circa 2 mila unità. 


Questo vuol dire che ci sono 3,87 posti letto per mille  abitanti, di cui 3,22 per acuti e 0,65 per riabilitazione e  lungo degenza. "I decreti recepiscono le indicazioni - dice  Russo - dei dirigenti generali delle aziende e delle conferenze  dei sindaci. E l'Agenas, nella sua relazione conclusiva di  validazione del provvedimento, scrive che sono superate le  principali criticità rilevate, che la riorganizzazione risulta  coerente con le indicazioni previste dal Piano di rientro ed è  rispondente ai parametri dettati dal Patto per la Salute con  riferimento alle percentuali di posti letto rispetto alla  popolazione". La rimodulazione della rete, la  cui applicazione compete adesso ai direttori generali ogni sei  mesi sarà sottoposta a verifiche per capire se apportare  modifiche.    "L'organizzazione della nuova rete - continua Russo - punta  sulla piena integrazione tra grandi ospedali di riferimento  (hub) delle aree metropolitane e dei capoluoghi di provincia e i  piccoli ospedali dei centri periferici (spoke): tutte le  province siciliane avranno garantite le funzioni basilari di  medicina e di chirurgia mentre le alte specializzazioni saranno  allocate nei grandi ospedali di riferimento".    


Con il nuovo piano saranno aumentati i posti letto delle  terapie intensive. I posti letto delle unità operative sono  stati ridotti e riorganizzati sulla base dei parametri del Patto  per la Salute secondo cui per alcune patologie (dermatologia,  oculistica e oncologia) non sarà più previsto il ricovero  ordinario (tranne che per casi particolarmente gravi) ma il  trattamento del paziente in day hospital o in day service.   Una delle novità è rappresentata dalla creazione, negli  ospedali più piccoli, di posti letto 'indistinti' di day  hospital sia di area medica che chirurgica per far sì che le  equipe distrettuali possano svolgere attività anche per  discipline non presenti nell'ospedale e garantendo così ai  pazienti di ottenere la prestazione sanitaria nella propria  città e da un'equipe che avendo una casistica adeguata assicura  una più sicura erogazione della prestazione sanitaria.  E' prevista, infine, anche l'istituzione di nuovi posti letto  nei pronto soccorso degli ospedali dei capoluoghi di provincia,  i Mcau (medicina chirurgia accettazione urgente) dove il  paziente potrà essere trattenuto fino a 72 ore per evitare  ingolfamenti delle unità operative con ricoveri  inappropriati

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