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Di Pietro e quella cena con Contrada: quattro foto sull'incontro in caserma

Gli scatti sarebbero scattati il 15 dicembre 1992, durante un incontro tra l'ex pm e tra alcuni ufficiali arruolati nei servizi segreti. Il leader di Italia dei valori: teorema da menti malate

Roma. Quattro foto che era stato ordinato di distruggere inquietano Antonio Di Pietro. Secondo il "Corriere della Sera" sarebbero state scattate il 15 dicembre del 1992 con il leader di Italia dei valori seduto a tavola, durante una cena cin una caserma dei carabinieri, fra alcuni ufficiali arruolati nei servizi segreti, uno 007 eccellente come Bruno Contrada e un altro vicino alla Cia, arrivato da Washington per una targa ricordo della famosa «Kroll Secret Service» all’ospite d’onore, appunto Di Pietro. "Solo una cena", come ha già fatto sapere lo stesso Contrada attraverso il suo avvocato. Solo una occasionale e innocua chiacchierata prenatalizia fra amici e colleghi, fra investigatori e soltanto un magistrato. Una cena immortalata da una macchina fotografica senza pretese che salta fuori giusto per un ricordo, appena qualche scatto, dodici per l’esattezza, come si accerterà nove giorni dopo, quando tutti si preoccupano e a tutti fanno giurare di bruciare ogni copia.
Di Pietro è già passato al contrattacco, inserendo qualche errore fra i suoi ricordi: «Si vuol fare credere, attraverso un dossier di 12 foto mie con Mori, Contrada e funzionari dei servizi segreti, che io sia o sia stato al soldo dei servizi segreti deviati e della Cia per abbattere la Prima Repubblica perché così volevano gli americani e la mafia.. Soltanto menti malate possono pensare che ho fatto quel che ho fatto per una spy story e non come umile manovale dello Stato, che quando faceva il muro cercava di farlo dritto». Ma non basta per convincere Bobo Craxi, da tempo interessato a scavare sull’ipotesi dell’aggancio americano: «Una teoria che sarebbe verosimile perché dopo l’89 c’erano interessi internazionali a cambiare il quadro europeo».
Le foto documentano solo una cena. Ma è anche vero che il ruolo di Contrada era già discusso e che non sfuggiva a Di Pietro il quadro insidioso dei misteri legati alla strage di via D’Amelio. Dopo 17 anni è stato lui l’8 ottobre scorso a rivelare durante una puntata di Annozero, presente Massimo Ciancimino, di essere stato informato alcuni giorni prima della strage di una relazione dei Ros su un attentato preparato contro lo stesso magistrato e contro Paolo Borsellino.

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