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Scoperta frode su forniture al Cie di Modena

MODENA. Una frode sulle forniture fatte al Cie di Modena dal consorzio siracusano 'L'Oasi' che, dopo una gara d'appalto, si era aggiudicato la gestione triennale del centro emiliano. A scoprirla la Guardia di Finanza di Modena al termine di indagini che hanno portato alla denuncia di due legali rappresentanti e dell'amministratore di fatto del consorzio con l'accusa di frode nelle pubbliche forniture in concorso. La Procura della Repubblica di Modena, inoltre, ha
chiesto il rinvio a giudizio dei soggetti ritenuti responsabili della frode.
In particolare - spiega una nota delle Fiamme Gialle - è stato accertato che il consorzio siciliano si è "reso responsabile di molteplici inadempienze relativamente agli aspetti contabili e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre lo stesso non aveva provveduto a somministrare servizi secondo le modalità qualitative e quantitative previste dal capitolato d'appalto".
Nel dettaglio, per quanto riguarda la gestione del Cie di Modena, che poteva contenere fono a 60 ospiti, è emersa, la "mancanza di medicinali e di adeguate terapie mediche; la fornitura agli ospiti dei prescritti kit di vestiario ed effetti letterecci non completi e non sostituiti nei tempi previsti (ogni tre giorni); il personale presente inferiore a quello previsto; la fornitura di pasti di porzioni scarse e di scarsa qualità". Queste inadempienze, osserva la Guardia di Finanza, "sarebbero state di gravità tale da originare frequenti situazioni di tensione sia tra gli ospiti del Cie che, nel corso del 2013, hanno messo in atto rivolte e disordini determinando gravi danni alle medesime infrastrutture, che tra i dipendenti del Consorzio, che hanno messo in atto contestazioni sindacali". Il consorzio siracusano, viene spiegato ancora dalla Guardia di Finanza di Modena, aveva ottenuto l'appalto con una procedura negoziata: l'aggiudicazione
era avvenuta offrendo un ribasso del 3% sul prezzo a base d'asta, pari a 30 euro giornaliere per ciascun ospite, per un corrispettivo complessivo di oltre 1,9 milioni di euro.

"Dall'esame della documentazione acquisita  - si legge nella nota delle Fiamme Gialle - è emerso che il consorzio ha presentato dei certificati di regolarità contributiva (Durc) che non corrispondevano alla propria, reale posizione. Infatti - viene evidenziato - il predetto consorzio, a causa di una conclamata incapacità economico-finanziaria, aveva accumulato un effettivo debito contributivo verso gli enti previdenziali pari ad oltre 300.000 euro".
Secondo quanto contenuto nella nota, ancora, il consorzio siciliano "era altresì in procinto di aggiudicarsi la gara d'appalto, del valore di 4.336.200 euro indetta nell'anno 2013 dalla Prefettura di Milano per la gestione del Cie di Via Corelli ed aveva presentato un'offerta per la gara d'appalto del valore di 11.826.000 euro avviata nello stesso anno dalla Prefettura di Roma per la gestione del Cie di Ponte-Galeria. Le rispettive Stazioni appaltanti, sulla base degli  elementi acquisiti con le indagini del nucleo di Polizia Tributaria di Modena, hanno provveduto ad escludere 'L'Oasi' dalla procedura di assegnazione".
La Prefettura di Modena, chiosa la nota, "ha già rescisso il contratto di appalto con il consorzio L'Oasi e successivamente, come noto, il Ministero degli Interni, di concerto con il Ministero dell'Economia, ha decretato la chiusura definitiva del Cie di Modena, a decorrere dallo scorso mese di dicembre 2013".

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