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Ars, deputati M5S restituiscono 77mila euro

PALERMO. Anche una parte dello stipendio di gennaio dei deputati regionali del Movimento Cinque Stelle, è tornato nelle casse dell'Ars. Ognuno dei quindici parlamentari M5S ha trattenuto soltanto 2500 euro, oltre ai rimborsi spese. Nelle casse di palazzo dei Normanni in questi giorni sono rientrati 76.683,18 euro. A questa somma vanno aggiunti circa 62.000 euro che sarebbero entrati a gennaio nelle tasche dei deputati se non vi avessero rinunciato a monte, e cioé le varie indennità di carica (totale 6638 euro), il rimborso per il trasporto su gomma (7000 euro circa) e quello per l'esercizio dell'attività parlamentare (47.700 euro).

I quasi 77 mila euro restituiti in questi giorni dai deputati, come i 123 mila versati a gennaio, sono "parcheggiati" nel conto corrente generale dell'Ars e confluiranno successivamente alla Regione, quando sarà approvata la legge di stabilità, per finanziare un progetto di microcredito destinato alle piccole imprese.

Il Movimento Cinque Stelle ha presentato all'Ars un disegno di legge per la riduzione dei costi della politica. Il ddl n 97, presentato il 31 dicembre scorso, mira, infatti, a sganciare l'equiparazione degli stipendi dei deputati dell'Ars da quelli del Parlamento nazionale. "Presseremo - sottolinea il
capogruppo Giancarlo Cancelleri - perché il ddl arrivi al più presto in Aula. Se dovesse essere approvato presenteremo al Consiglio di presidenza la nostra proposta che prevede retribuzioni di 5000 euro lorde a deputato, più un budget per le spese da rendicontare".

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