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Ginecologi e neonatologi siciliani: bene decreto punti nascita

PALERMO. Sul decreto che riordina la rete dei punti nascita, i ginecologi e i neonatologi siciliani, riuniti a Palermo, desiderano fornire un contributo di chiarezza sul lavoro svolto per tre anni, in collaborazione con l'assessorato alla salute della Regione siciliana, sul tema della qualità, appropriatezza e sicurezza nell'area materno-infantile. "In tre anni di lavoro - si legge in una nota - sono stati realizzati decreti, linee guida e progetti implementativi che rappresentano pietre miliari del cambiamento verso la razionalizzazione e l'accreditamento delle strutture sanitarie e dei professionisti. La nuova rete dei punti nascita in Sicilia é il frutto di uno straordinario lavoro di equipe condotto insieme ai rappresentanti delle società scientifiche e ai migliori professionisti siciliani. "Un lavoro responsabile - sottolinea la nota - che ha rispettato gli accordi raggiunti in Conferenza Stato Regioni e che ha guardato soprattutto al tema della sicurezza: quella della madre e del nascituro ma anche degli operatori sanitari che devono poter svolgere il proprio lavoro in condizioni di sicurezza per il raggiungimento di alti profili di qualità e appropriatezza". La Sicilia, ricordano i ginecologi, "aveva fatto registrare dati allarmanti sulla mortalità perinatale e sull'incidenza dei tagli cesarei ed era chiamata ad interventi di riordino e razionalizzazione in ambito strutturale, tecnologico e organizzativo con particolare riferimento alle risorse umane". "La chiusura dei punti nascita previsti dal vigente decreto - spiega la nota - riguarda strutture con un numero di parti/anno di gran lunga inferiori a 500, privi di guardia attiva h24 ostetrica, neonatalogica ed anestesiologica a rischio elevato per la salute della donna,del neonato e degli operatori, in linea con i criteri e le evidenze riconosciute in ambito nazionale ed internazionale . Ciò dovrà consentire, in linea con la obbligata razionalizzazione delle risorse, il potenziamento e la messa in sicurezza degli punti nascita dell'intera rete regionale pubblica e privata". Particolare attenzione è stata rivolta al riordino dei servizi territoriali con il rafforzamento delle attività consultoriali e l'attivazione della rete territorio - ospedale - territorio del'intero percorso nascita. Il quaderno della gravidanza, i protocolli per la gestione della gravidanza a termine e delle gravidanze a rischio, la promozione della parto - analgesia e dell'allattamento al seno e il programma di sviluppo delle competenze degli operatori rappresentano punti di forza per il miglioramento della qualità, della sicurezza e degli esiti delle prestazioni sanitarie. I ginecologi e neonatologi siciliani, infine, ribadiscono "lo spirito di collaborazione degli operatori di tutta l'area materno-infantile e dei componenti del tavolo tecnico nel credere e realizzare, nel modello vincente del vero 'gioco di squadra' tra operatori sanitari, istituzioni e politica, unica forma efficace per il cambiamento. Tale modello condiviso, in considerazione dei risultati raggiunti e da raggiungere, risulta insostituibile e inarrestabile e attribuisce alla Sicilia il primato di riforme, avviate ed in itinere, riconosciuto nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni e preso a modello da altre Regioni".

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