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"Uccise per gelosia", pastore marsalese condannato a 15 anni

MARSALA. Un pastore di 23 anni, Giuseppe La Grutta, è stato condannato a 15 anni per omicidio. La sentenza è stata emessa dal Gup di Marsala (TP), Annalisa Amato. La Grutta è l'autore, reo confesso, dell'assassinio del 29enne Aldo Azzaro, che la sera del 3 marzo 2011, in contrada Cozzaro, alla periferia di Marsala, fu freddato con un colpo di pistola all'addome, esploso a bruciapelo, dopo una concitata discussione davanti all'abitazione della fidanzata. La ragazza, in precedenza, era stata legata sentimentalmente a La Grutta. Si é trattato, dunque, di un delitto a sfondo passionale. A quella che doveva essere una discussione chiarificatrice, La Grutta si presentò in compagnia del cugino omonimo, 32 anni, anch'egli subito dopo arrestato dai carabinieri ma poi scarcerato. Dopo gli arresti, i carabinieri resero noto che in caserma, dopo l'esame stub che confermò la presenza di polvere da sparo sulle mani del 23enne, il giovane confessò di essere stato lui a sparare contro Azzaro (deceduto all'ospedale Paolo Borsellino alcune ore dopo, per emorragia), rivelando anche il luogo in cui aveva gettato la pistola, una Beretta calibro 9x21 illegalmente detenuta.

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