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Anniversario omicidio Bonsignore, la Cgil: lottò per le norme

PALERMO. Venti anni fa, la mattina del 9 maggio del 1990, appena uscito di casa in via Alessio Di Giovanni, veniva ucciso il funzionario regionale Giovanni Bonsignore.
"Aveva preteso e lottato nel ruolo che ricopriva all'assessorato alla Cooperazione per il rispetto delle norme", afferma la Funzione Pubblica della Cgil che ha commemorato la sua figura e il suo impegno deponendo nell’ora e nel luogo del delitto una corona di fiori. Alla cerimonia hanno preso parte il colonnello Giuseppe De Riggi in rappresentanza dell'arma dei carabinieri; la sorella di Bonsignore, Rita; numerosi dipendenti regionali e sindacalisti della Fp Cgil; e il segretario generale della Funzione pubblica, Michele Palazzotto.
"Bonsignore - ha detto Palazzotto - è stato un fulgido esempio di come la battaglia per la legalità, per il rispetto dei diritti e la trasparenza, passi non solo dalla politica ma anche dalla burocrazia. Ognuno, nel ruolo che ricopre, ha un compito fondamentale per la costruzione di una società e di una amministrazione diversa, realmente a servizio dei bisogni collettivi e non di interessi particolari".

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