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Trump ritira gli Usa dal consiglio diritti umani dell'Onu e avverte: annientare l'Iran se mi uccide

Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato l’intenzione di trasferire cittadini americani condannati per reati gravi nelle carceri di altri Paesi

Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo nello Studio Ovale, ufficializzando il ritiro degli Stati Uniti da una serie di organismi delle Nazioni Unite, tra cui il Consiglio ONU per i diritti umani (UNHRC) e l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso ai rifugiati palestinesi (UNRWA). Il provvedimento prevede inoltre una revisione approfondita dei finanziamenti statunitensi all’ONU e un esame del coinvolgimento degli USA in altre istituzioni, come l'UNESCO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura.

Secondo il testo dell'ordine esecutivo, il ritiro è motivato dalla convinzione che alcuni organismi dell’ONU abbiano mostrato un forte pregiudizio anti-statunitense. Il documento incarica il Segretario di Stato di avviare una revisione dettagliata di tutte le organizzazioni, convenzioni o trattati internazionali che promuovono "sentimenti radicali o anti-americani", con l’UNESCO identificato tra le istituzioni da sottoporre a revisione accelerata.

Trump aveva già deciso il ritiro degli Stati Uniti dal Consiglio ONU per i diritti umani durante il suo primo mandato, decisione poi revocata dall’amministrazione Biden. Con questa nuova mossa, l’ex presidente riafferma la sua linea di distacco da diversi enti internazionali, giudicati inefficaci o ostili agli interessi statunitensi.

Durante l’annuncio ufficiale, Trump ha rivolto un duro monito all’Iran, dichiarando di aver lasciato istruzioni scritte affinché Teheran venga "annientata" nel caso in cui tentasse di assassinarlo. Inoltre, ha confermato un inasprimento delle sanzioni economiche contro la Repubblica Islamica, proseguendo con la politica di "massima pressione" che aveva già caratterizzato il suo primo mandato.

Alla vigilia dell’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, Trump ha anche rilasciato una dichiarazione controversa sulla situazione in Medio Oriente, affermando che "i palestinesi sarebbero entusiasti di lasciare la Striscia di Gaza", senza però specificare su quali basi o attraverso quali misure.

Infine, in un'ulteriore mossa destinata a suscitare dibattito, Trump ha annunciato l’intenzione di trasferire cittadini americani condannati per reati gravi nelle carceri di altri Paesi. «Li manderò in Salvador o in altre nazioni, se la legge lo permette», ha dichiarato, lasciando intendere che il suo governo stia valutando nuove politiche per la gestione dei detenuti.

Con questa serie di decisioni, Trump conferma il suo approccio aggressivo e isolazionista, riaffermando la volontà di sganciare gli Stati Uniti da istituzioni internazionali considerate ostili e adottare una politica di massima fermezza contro l’Iran e altre realtà critiche per la sicurezza nazionale.

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