Con la decisione di fermare le primarie di Donald Trump, il Maine diventa il secondo stato americano a bloccare la corsa dell’ex presidente Usa alle presidenziali repubblicane per il suo coinvolgimento nell’assalto al Campidoglio del gennaio 2021. Prima del Maine, infatti, una decisione simile era stata assunta dal Colorado. Il segretario di Stato del Maine, Shenna Bellows, ha dichiarato in una sentenza che gli eventi del 6 gennaio 2021 «si sono verificati per volontà, conoscenza e sostegno del Presidente uscente», aggiungendo: «La Costituzione degli Stati Uniti non tollera un assalto alle fondamenta del nostro governo». Trump presenterà una obiezione giuridica per prevenire che la decisione del segretario di Stato del Maine entri in vigore. La California ha invece deciso di considerare valida la sua candidatura. Nello Stato più popoloso degli Usa, la commissione elettorale ha un potere limitato di rimuovere dalle schede i candidati, spiega il New York Times nel dare la notizia.