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La Gran Bretagna conferma lo stop a ogni restrizione dal 19 luglio, Johnson: "Restiamo prudenti"

Boris Johnson

Revoca confermata, dal 19 luglio, delle restrizioni residue più significative lasciate in eredità dal lockdown anti Covid in Inghilterra, nonostante il rimbalzo dei contagi alimentati dalla variante Delta (il cui impatto su morti e ricoveri resta peraltro in parte frenato dai vaccini) e gli allarmi suscitati anche dagli affollamenti consentiti - allo stadio di Wembley o fuori - per le semifinali e la finale degli Europei di calcio conclusi ieri con la vittoria dell’Italia.

Le nuove riaperture, annunciate da Boris Johnson lunedì scorso, saranno illustrate nel dettaglio più tardi dallo stesso premier Tory alla nazione e dal suo nuovo ministro della Sanità, Sajid Javid, alla Camera dei Comuni. Ma Downing Street ha già anticipato che si tratterà di una formalizzazione di quanto detto, seppure corredata dalla riesumazione di un appello alla «cautela» da parte di BoJo.

La nuova era, che sarà inaugurata dal 19 in quello che il governo ha ribattezzato «il giorno della libertà», prevede il via libera ad attività come i locali notturni, l’allentamento di ciò che rimane delle limitazioni per cinema, teatri, eventi pubblici, matrimoni o funerali e la fine di un vincolo legale sull'uso della mascherina al coperto o sul distanziamento. Nonché - per i soli vaccinati - la fine dell’obbligo di auto-isolarsi in caso di contatti con soggetti infettati (e a meno di contagiarsi in prima persona) o di dover fare la quarantena al rientro da un viaggio dagli oltre 100 Paesi (Italia inclusa) della cosiddetta lista arancione, o ambra.

Johnson in queste ore è, in ogni caso, tornato a battere sul tasto della prudenza, di fronte alle contestazioni rivolte ai suoi piani da una parte del mondo medico-scientifico. E ha chiesto a tutti i connazionali di essere «responsabili», di non rovinare «i progressi fatti» e di continuare a proteggere il servizio sanitario (Nhs), mentre diversi suoi ministri hanno precisato che l’uso della mascherina continuerà a essere raccomandato al giudizio individuale o a quello dei titolari di esercizi e business vari nei trasporti pubblici e nei luoghi affollati indoor.

Siamo «vicinissimi» al traguardo, ma la pandemia «non è ancora finita» ed è «assolutamente vitale essere cauti», ha fatto sapere il premier stamattina. L’alleggerimento delle limitazioni, ha del resto puntualizzato il governo, resta legato a 4 condizioni: il proseguimento di una campagna vaccinale condotta finora a ritmi record nel Regno Unito con quasi 81 milioni di dosi somministrate e oltre il 66% della popolazione adulta over 18 già immunizzata con doppia dose; la verifica delle conferma dell’efficacia mostrata finora dai vaccini per contenere l'effetto della variante Delta su ospedalizzazioni, infezioni gravi e morti; una pressione non eccessiva sul servizio sanitario anche nel prossimo futuro; la non emersione a breve o medio termine di ulteriori nuove mutazioni aggressive del coronavirus..

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