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Iraq: razzi su base con truppe straniere a Erbil, ucciso contractor straniero. Gli Usa: "Indignati"

L'attacco a Erbil

Un contractor civile straniero è rimasto ucciso nell’attacco di oggi a Erbil, dove tre razzi sono stati lanciati verso l’aeroporto, uno dei quali ha colpito una base militare che ospita truppe straniere della coalizione a guida americana. Lo ha reso noto la stessa coalizione. Il portavoce, il colonnello Wayne Marotto, ha confermato che la vittima non era irachena, ma non ha potuto fornire dettagli immediati sulla sua nazionalità. Cinque i feriti, uno dei quali è un soldato statunitense.

L’attacco missilistico è stato rivendicato da un gruppo che si fa chiamare 'Awliyaa al-Dam' o 'Guardiani del Sangue'. Lo hanno riferito all’Afp funzionari della sicurezza statunitensi e iracheni secondo cui si tratterebbe di uno di una serie di gruppi di facciata che nascondono fazioni filo-iraniane tra cui Kataeb Hezbollah e Asaib Ahl al-Haq. Una decina di gruppi di questo tipo, secondo la stessa fonte, si è palesata nell’ultimo anno rivendicando attacchi missilistici.

Antony John Blinken, segretario di Stato sotto l’amministrazione Biden, ha affermato che gli Stati uniti sono "indignati" per l’attacco missilistico nella regione del Kurdistan iracheno. Blinken ha inoltre aggiunto di aver contattato il primo ministro del governo regionale del Kurdistan per discutere dell’incidente e impegnarsi a sostenere tutte le azioni.

"L'attacco di Erbil, che ha causato vittime, rappresenta una pericolosa escalation e un atto criminale terroristico che prende di mira gli sforzi nazionali per proteggere la sicurezza del Paese e la sicurezza dei cittadini". Lo afferma su twitter il presidente iracheno Barham Saleh.

"Non abbiamo altra scelta - ha aggiunto - che aumentare i nostri sforzi per sradicare le forze del terrore e i tentativi di far precipitare il Paese nel caos. È la battaglia dello Stato e della sovranità contro il terrorismo e i fuorilegge", ha concluso.

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