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Afroamericano morto asfissiato, sospesi i 7 agenti coinvolti

La sindaca dem di Rochester Lovely Warren ha sospeso i sette agenti coinvolti nell'uccisione di Joe Prude, l'afroamericano morto asfissiato dopo essere stato ammanettato, incappucciato e quindi tenuto col viso premuto sull'asfalto per almeno due minuti.

La decisione è stata presa ad oltre cinque mesi dall'episodio, dopo che sono state rese pubbliche le immagini. L' attorney general statale, Letitia James, ha promesso una "indagine giusta, indipendente e trasparente".

Daniel Prude era afroamericano, aveva 41 anni, soffriva di disturbi mentali ed era arrivato da Chicago a Rochester, alle porte di New York, per una visita ad alcuni familiari. Non poteva sapere che non sarebbe mai più tornato a casa, ennesima vittima di un uso eccessivo della forza da parte di agenti apparentemente senza scrupoli. Agenti che lo hanno prima ammanettato, poi incappucciato e quindi tenuto col viso premuto sull'asfalto per almeno due minuti, asfissiandolo. A testimoniare la tremenda fine dell'uomo un video choc che mostra le immagini riprese dalla body cam dei poliziotti.
Immagini rese pubbliche solo ora, ma che risalgono al 23 marzo scorso, due mesi prima della morte di George Floyd. La polizia era intervenuta dopo che Joe Prude aveva chiamato il numero di emergenza 911 per denunciare la scomparsa del fratello Daniel, uscito dall'abitazione in cui si trovavano in evidente stato di alterazione. Il giorno prima, aveva spiegato Joe, Daniel era stato portato in ospedale a causa dei suoi problemi psichici.
Il drammatico video mostra l'uomo correre completamente svestito per strada, urlando in preda a una sorta di delirio. Ma quando i poliziotti intervenuti lo intercettano e gli ordinano di inginocchiarsi a terra Daniel obbedisce, e mette le sue mani dietro la nuca. Appare però molto agitato, e continua a urlare mentre lo ammanettano. Gli agenti poi gli coprono la testa con una maschera 'antisputo', una sorta di controverso cappuccio usato per proteggere i poliziotti dalla saliva delle persone fermate, soprattutto in tempi di pandemia.

Quindi si sente Prude, nudo e inerme, supplicare di togliere quel cappuccio che non lo fa respirare. Ma per tutta risposta un agente schiaccia la sua testa per terra e poi con due mani gliela tiene premuta contro l'asfalto bagnato dal nevischio.
"Basta sputare!", grida il poliziotto. Intanto le urla di Daniel si trasformano in gemiti, mentre si vede un altro agente che gli mette un ginocchio sulla schiena.

La voce si fa sempre più fioca e gli agenti cominciano a preoccuparsi solo quando dalla bocca dell'uomo comincia a uscire del vomito, poco prima di rimanere completamente privo di conoscenza. Trasportato in ospedale, Daniel non si sveglierà più e morirà sette giorni dopo, una volta staccata la spina.

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