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Caso Floyd, Minneapolis smantella il dipartimento di polizia

Le proteste scoppiate negli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd cominciano a portare alcuni cambiamenti. La maggioranza del consiglio comunale di Minneapolis, la città in cui è morto l’afroamericano per mano degli agenti, ha votato per avviare un processo che dovrà portare a un taglio dei fondi alle forze dell’ordine e allo smantellamento del dipartimento di polizia: «L'obiettivo è quello di riformarlo e di ricostruire insieme a tutta la nostra comunità un nuovo modello di sicurezza pubblica che davvero garantisca la sicurezza di tutti».

Intanto continuano le manifestazioni che si sono diffuse in tutti gli Stati Uniti. Circa 1.600 dimostranti si sono radunati davanti al Trump International Hotel e alla Tower a Columbus Circle a Manhattan, gridando «Cacciatelo» e «Niente giustizia, niente pace».

L’undicesima giornata di proteste a New York si è svolta pacificamente in un caldo pomeriggio di domenica, dopo che il sindaco ha revocato il coprifuoco alle 20.

La sete di giustizia non si ferma. Nuove manifestazioni anche a Washington davanti alla Casa Bianca, davanti alla quale restano piazzate le barriere provvisorie di protezione.

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