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Coronavirus, in Usa Trump risponde con il taglio delle tasse

Promette tagli alle tasse in busta paga, sussidi per i lavoratori, prestiti alle piccole imprese ed altre «importanti» misure per contrastare l’impatto economico del coronavirus il presidente Donald Trump. L’annuncio è arrivato nel lunedì nero delle Borse mondiali con Wall Street che ha archiviato la peggiore seduta del 2008.

In Asia i mercati hanno limitato le perdite mentre sono tornati a salire i rendimenti dei Treasury Usa e i future sugli indici azionari di Wall Street. Le quotazioni del petrolio hanno recuperato il 4% dopo il tracollo sull'onda della guerra dei prezzi tra Arabia Saudita e Russia.

«Discuteremo di un possibile taglio o alleggerimento delle tasse in busta paga, un sostanziale aiuto, molto sostanziale, una cifra importante», ha annunciato il presidente, rinviando i particolari ad una conferenza stampa in programma per oggi. Funzionari dell’amministrazione, compresi il ministro del Tesoro Steven Mnuchin e il consigliere economico Larry Kudlow, incontreranno i parlamentari repubblicani per discutere le misure di stimolo per l’economia. Trump ha dunque citato fondi speciali per la piccola impresa tra le opzioni, sussidi per chi lavora ad ore ed aiuti per i settori più colpiti dal coronavirus come le compagnie aeree, le catene alberghiere e l’industria delle crociere. «Abbiamo un’economia molto forte. Ma questo ci ha presi alla sprovvista», ha osservato il presidente, spiegando così il crollo dei mercati che potrebbe compromettere la sua rielezione. Quanto al petrolio, ha dato «la colpa» alla Russia e all’Arabia Saudita «che litigano».

E se Trump insiste nel paragonare il Covid-19 ad una normale influenza, i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) alzano il livello di allerta per i cittadini più vulnerabili invitando gli over 60 a fare scorte per rimanere chiusi in casa e ad evitare lunghi viaggi in aereo. Se per ora non si parla di misure drastiche come quelle adottate in Italia, non vengono neppure escluse. «Siamo andati oltre la fase del contenimento. Dobbiamo mettere in campo strategie per mitigare l’epidemia», ha dichiarato in un’intervista a Cbs l’ex numero uno della Food and Drug Administration Scott Gottlieb. «Le prossime due settimane cambieranno radicalmente il volto di questo Paese - ha avvertito - ce la faremo ma sarà dura». Durante una conference call con i cronisti, la dottoressa Nancy Messonnier dei Cdc ha indicato che il virus si sta diffondendo e che «prima o poi molte persone negli Usa potrebbero ammalarsi».

L’immunologo Anthony Fauci, della task force della Casa Bianca, ha definito «una possibilità» la chiusura di scuole e uffici, se non di intere zone del Paese. «Non penso - ha detto - che ci saranno misure draconiane del tipo nessuno entra e nessuno esce ma significative, per evitare gli assembramenti e i viaggi non necessari».
Alcuni economisti prevedono una crescita zero negli Usa nel secondo trimestre. I contagi in America sono oltre 700 e i decessi 26 in 36 diversi Stati, compresa la capitale Washington Dc.

Il senatore del Texas Ted Cruz si è messo in quarantena volontaria così come il nuovo capo di gabinetto della Casa Bianca Mark Meadows. Entrambi avevano partecipato la scorsa settimana alla Conservative Political Action Conference (Cpac) dove una persona è risultata positiva al coronavirus. Allo stesso evento erano intervenuti anche Trump e il vice presidente Mike Pence. «Il presidente è in ottima salute e non si è sottoposto al test per il Covid-19», ha precisato la portavoce Stephanie Grisham, escludendo contatti del comandante in capo con contagiati. AGI

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