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Virus cinese, escluso per ora il contagio sulla donna di Bari ma aumentano casi e vittime

Dopo un primo allarme, i primi riscontri farebbero escludere che la donna di Bari ricoverata in ospedale - una cantante che è stata in Cina e anche a Wuhan per un tour - possa essere stata contagiata dal coronavirus cinese. I sanitari avrebbero individuato un'altra patologia. La donna era arrivata al pronto soccorso con sintomi apparentemente influenzali, febbre e tosse. Le analisi sono pero' ancora in corso e i campioni sono stati inviati all'Istituto Spallanzani di Roma per la conferma definitiva.

Non e' il tempo di dichiarare l'emergenza internazionale. Così l'Oms al termine della riunione del comitato. "Sappiamo che esiste una trasmissione da uomo a uomo in Cina, ma per ora sembra limitata a gruppi familiari e operatori sanitari. Al momento, non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo al di fuori della Cina. Ciò non significa che non accadrà", ha detto a Ginevra il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus al termine di una nuova riunione del Comitato d'emergenza.

Le vittime del coronavirus in Cina sono salite a 25 mentre i casi di contagio sono 616, riporta Sky News citando le autorità locali. La Cina registra il primo decesso causato dal coronavirus in un'area al di fuori dell'epicentro di Wuhan. Intanto a Fiumicino sono transitati in un "canale sanitario" dedicato, lontano dalle aree di transito degli altri passeggeri in arrivo, i 202 viaggiatori provenienti dalla città cinese di Wuhan, epicentro del coronavirus. A loro sono state applicate per la prima volta le procedure disposte dalle autorità dopo la diffusione del contagio. Appositi scanner hanno controllato la temperatura corporea dei passeggeri del volo di linea diretto della China Southern Airlines Cz 645, atterrato alle 4.50 all'aeroporto di Fiumicino.

"I controlli sanitari predisposti dal Ministero della Salute all'aeroporto di Fiumicino sui 202 passeggeri e l'equipaggio hanno dato tutti esito negativo. Stanno tutti bene",  ha riferito nello scalo romano Carlo Racani, direttore sanitario di Aeroporti di Roma.

Dopo Wuhan e Huanggang, anche in un'altra città nella regione cinese dello Hubei, focolaio del coronavirus, sono scattate misure di sicurezza per evitare lo spostamento delle persone e la possibilità di diffusione del coronavirus. A Ezhou, cittadina da 1,1 milioni di abitanti, le autorità hanno deciso stamattina di bloccare "temporaneamente" il traffico dei treni. E le autorità cinesi hanno chiuso la Città Proibita di Pechino a causa dei timori per il coronavirus.

E si registra un primo caso di coronavirus a Singapore, riferiscono i media locali, che citano il ministro della Salute, secondo quanto riporta Bloomberg. Il caso, riferisce lo Straits Time, riguarda un uomo di 66 anni di Wuhan, arrivato a Singapore il 20 gennaio scorso. Il figlio di 37 anni è trattato in ospedale come caso sospetto mentre i suoi compagni di viaggio sono in quarantena. Un'altra donna di 53 anni, anch'essa cinese, è risultata positiva ai test preliminari, ancora in attesa di conferma.

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