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Attacco antisemita a New York, con un machete in casa di un rabbino: 5 feriti

Un uomo è entrato nella casa di un rabbino adiacente ad una sinagoga a Monsey, nei pressi di New York, ha estratto una grossa arma da taglio, secondo diverse fonti un machete, e ha ferito cinque persone, due delle quali colpite più volte e ricoverate in gravi condizioni. L’uomo è riuscito a fuggire in auto ed è stato arrestato dopo quasi due ore ad Harlem, lo storico quartiere nero di Manhattan, ad una cinquantina di chilometri dal luogo dell’attacco. La sua identità non è ancora nota, come anche i motivi del suo gesto. Secondo quanto riferito da testimoni, l’aggressore, descritto come un uomo alto di colore, ha tentato di entrare nella sinagoga, ma le persone che si trovavano all’interno, allertate e spaventate dalle urla provenienti dalla casa del rabbino, hanno fatto in tempo a chiudere la porta.

Al momento dell’attacco, avvenuto poco prima delle 22.00 (le 4.00 in Italia) nell’abitazione del rabbino c'erano circa 100 persone, riunite per la settima giornata delle celebrazioni della festa Hanukkah. I feriti sono tutti ebrei chassidisti e tra loro, ha riferito il co-fondatore dell’Orthodox Jewish Public Affairs Council, Yossi Gestetner, un figlio del rabbino. «E' entrato e ha iniziato subito ad attaccarci, non abbiamo avuto il tempo di reagire», ha raccontato al New York Times Aron Kohn, 65 anni, uno dei testimoni oculari dell’aggressione. «Lo abbiamo visto estrarre un coltello da una custodia, era grande quanto una scopa», ha aggiunto. Kohn ha confermato che l’aggressore ha cercato di entrare nella sinagoga, la Congregazione Netzach Yisroel, guidata dal rabbino Rottenberg.

«E' l’ultimo di una serie di attacchi contro membri della comunità ebraica a New York in questa settimana», ha detto il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, citato dalla Cnn. «Vorrei essere chiaro: l’antisemitismo e il bigottismo di qualsiasi tipo sono ripugnanti per i nostri valori di inclusione e diversità, tolleranza zero verso tali atti di odio», ha avvertito Cuomo.

Il presidente israeliano, Reuven Rivlin si è detto «scioccato e indignato». «Preghiamo per i feriti, ci auguriamo una pronta guarigione. L’aumento dell’antisemitismo non è solo un problema degli ebrei o dello Stato di Israele. Dobbiamo lavorare insieme per affrontare questo male, che sta rialzando la testa ed è una vera minaccia in tutto il mondo», ha affermato in una nota.
Monsey si trova nella contea di Rockland, che comprende cinque città a nord-ovest di New York, per un totale di oltre 300.000 abitanti. Circa il 31 percento della popolazione è ebrea e la contea ha una delle maggiori concentrazioni di ebrei ultraortodossi nel Paese.

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