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Il Papa in Madagascar invita a dare voce a chi non ce l'ha

"Dobbiamo prestare un’attenzione e un rispetto particolari alla società civile locale, al popolo locale. Sostenendo le sue iniziative e le sue azioni, la voce di coloro che non hanno voce sarà resa più udibile, così come le varie armonie, anche contrastanti, di una comunità nazionale che cerca la propria unità". Così Papa Francesco incontrando le autorità, i membri del Corpo diplomatico e i rappresentanti della società civile del Madagascar.

"Vi invito - ha detto - a immaginare questo percorso nel quale nessuno è messo da parte, o va da solo o si perde. Desidero riaffermare - ha poi aggiunto il Papa - la volontà e la disponibilità della Chiesa Cattolica in Madagascar di contribuire, in un dialogo permanente con i cristiani delle altre confessioni, con i membri delle altre religioni e con tutti gli attori della società civile, all’avvento di una vera fraternità che valorizzi sempre il fihavanana, promuovendo lo sviluppo umano integrale, affinchè nessuno sia escluso".

"Con questa speranza - ha concluso -, chiedo a Dio di benedire il Madagascar e coloro che vi abitano, di conservare la vostra bella isola pacifica e accogliente, e di renderla prospera e felice!" AGI

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