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Naufragio in Libia, è una strage: recuperati decine di cadaveri in mare

Sono decine i corpi recuperati dalla Guardia costiera libica all’indomani del naufragio di due imbarcazioni al largo delle coste libiche. Lo riferiscono le autorità di Tripoli, secondo le quali sono 116 i dispersi nel naufragio di ieri.

Intanto, l’Unhcr denuncia che 84 sopravvissuti al disastro sono stati trasferiti nel centro di detenzione di Tajoura, nei pressi di Tripoli, lo stesso del bombardamento aereo di inizio mese in cui rimasero uccisi almeno 50 rifugiati.

«L'Italia sta facendo la sua parte, le motovedette hanno soccorso nelle ultime ore due imbarcazioni in difficoltà. Ma nelle prossime ore avremo al possibilità di capire come si comporteranno gli altri Paesi europei, invece di farci la morale». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Radio 24. «Il problema è fermare gli scafisti» ha aggiunto ripetendo che l’Europa deve passare «dalle parole ai fatti».

«Vedremo - ha sottolineato - se alle parole dell’Europa seguiranno i fatti. Avremo modo di sperimentare l’accoglienza e la bontà di Francia, Germania, Olanda e Spagna che spesso fanno la morale all’Italia. Noi ovviamente non facciamo morire nessuno, ma se Macron pensa che tutte le barche, barchini, barchette debbano venire in Italia, si sbaglia».

Mediterranea saving humans destinerà 10mila euro della raccolta fondi come contributo di solidarietà all’equipaggio del peschereccio Accursio Giarratano che ha salvato circa 50 migranti a bordo di un gommone in difficoltà nel Mediterraneo centrale. Lo fa sapere la stessa ong sottolineando che il comandante, l’equipaggio e l’armatore del peschereccio «si sono assunti questa responsabilità rischiando le loro vite e sacrificando il loro lavoro ed il loro reddito. Navighiamo nello stesso mare, quello dell’umanità».

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