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Venezuela, Conte risponde a Guaidò: "L'Italia è vicina alle sofferenze del vostro Paese"

L'autoproclamato presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidò

«Le assicuro che sto seguendo la situazione critica con grande partecipazione e coinvolgimento emotivo, in considerazione delle sofferenze che sta vivendo la popolazione venezuelana, compresa la consistente comunità di origine italiana ivi residente» e l’Italia, assieme agli altri Paesi dell’Ue, «ha sempre distinto, in modo lineare e coerente, gli organi democraticamente eletti, quale l’Assemblea nazionale da lei presieduta, dagli organi privi di legittimità democratica, quale la Presidenza della Repubblica». Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una lettera pubblicata da La Stampa, risponde a Guaidó, che ieri, sullo stesso quotidiano, l’aveva invitato a un confronto sull'emergenza in Venezuela.

Il premier spiega che il governo non l’ha riconosciuto quale presidente ad interim, «non solo per ragioni di ordine giuridico-formale, ma anche perché consapevole del rischio di contribuire alla radicalizzazione delle rispettive posizioni, favorendo la spirale di violenza». «Non siamo rimasti tuttavia passivi», aggiunge: «Ci siamo attivati su vari fronti, a partire da quello internazionale, promuovendo una soluzione pacifica" con libere elezioni presidenziali, «condannato fermamente qualsiasi escalation di violenze e abusi», l’Italia è «parte attiva» del Gruppo di Contatto, e «non siamo stati fermi neanche sul piano degli aiuti concreti nei confronti della popolazione».

«Questa è la posizione del mio governo. E così sarà sempre anche in futuro - conclude -. La stiamo sostenendo anche con riguardo al conflitto in atto in un Paese a noi prossimo e che consideriamo strategico, la Libia. È la medesima posizione che sosteniamo e sosterremo per un Paese geograficamente lontano, ma tanto amato, quale il Venezuela».

(ANSA)

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