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Molestie, accuse al miliardario filantropo Steinhardt: fu al centro del caso del piatto d'oro in Sicilia

Accusato di molestie sessuali "l'uomo del piatto d’oro": il miliardario filantropo Michael Steinhardt, al centro alla fine degli anni Novanta di una lunga disputa con l’Italia su una «phiale» d’oro massiccio che sarebbe stata scavata illegalmente vicino a Palermo, è stato denunciato da sette donne di aver cercato di ottenere concessioni sessuali usando le sue relazioni professionali e finanziarie con loro. Sei donne hanno accusato il miliardario, uno dei grandi donatori alle cause del mondo ebraico, in interviste con il New York Times, di aver fatto avance indesiderate, commenti sul loro corpo e sulla loro fertilità. Un’altra ha avviato una azione legale.

«Deborah Mohile Goldberg lavorava per la no-profit fondata da Steinhardt Birthright Israel, quando il finanziere chiese a lei
e a un’altra collega se volevano unirsi a lui in un sesso a tre», riferisce il Times. Attraverso un portavoce, Steinhardt ha smentito molte delle specifiche azioni e parole attribuitegli pur ammettendo che talvolta si è lasciato andare a commenti volgari.

Oltre ad aver fatto i miliardi nel mondo degli hedge fund, Steinherdt è un noto collezionista d’arte e ha una galleria del Metropolitan Museum intitolata a suo nome. Nel 2018 la procura di New York ha sequestrato nel suo appartamento di Fifth Avenue vasi classici e altri oggetti archeologici che secondo la magistratura erano stati scavati illegalmente in Italia e in Grecia. Alla fine degli anni Novanta il sui braccio di ferro con l'Italia per la «phiale» era finito davanti alla Corte Suprema. Un chilo d’oro 24 carati, il piatto decorato con ghiande a sbalzo era stato acquistato dal finanziere dal gallerista di Manhattan Robert Haber per 1,2 milioni di dollari. Il piatto è stato restituito alla Sicilia nel 2000.

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